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  • Olive Taggiasche: l’Oro Nero della Liguria tra Storia e Gusto

    Olive Taggiasche: l’Oro Nero della Liguria tra Storia e Gusto

    Le olive Taggiasche, piccole, saporite e dalla polpa morbida, sono uno dei prodotti più pregiati della Liguria. Coltivate da secoli nella provincia di Imperia, queste olive non sono solo un ingrediente fondamentale della cucina ligure, ma rappresentano una vera e propria eccellenza DOP (Denominazione di Origine Protetta). Scopriamo insieme la loro storia, come si preparano, dove assaggiarle e con cosa abbinarle.


    Origini e Storia delle Olive Taggiasche

    🍃 Dall’Antichità ai Giorni Nostri

    Le olive Taggiasche devono il loro nome al borgo ligure di Taggia, nella Valle Argentina, dove la loro coltivazione ha radici antichissime:

    • Epoca Romana: I primi olivi furono piantati dai Liguri e poi sviluppati dai Romani.
    • Medioevo: I monaci Benedettini del Monastero di San Colombano perfezionarono la coltivazione e la tecnica di conservazione.
    • XIX Secolo: L’oliva Taggiasca divenne famosa in tutta Europa per la sua qualità e fu esportata anche in Francia e Spagna.

    🌿 Perché sono Speciali?

    • Piccole e Carnose: Hanno un rapporto polpa/nocciolo favorevole.
    • Sapore Delicato: Meno amare rispetto ad altre varietà, con un retrogusto dolce e aromatico.
    • DOP dal 1997: Riconosciute come prodotto di altissima qualità legato al territorio.

    Come si Preparano? Metodi di Conservazione

    Le olive Taggiasche possono essere consumate in diversi modi:

    1. Olive in Salamoia (Metodo Tradizionale)

    • Lavorazione: Dopo la raccolta (novembre-dicembre), vengono immerse in acqua per 10-15 giorni per eliminare l’amaro.
    • Salamoia: Conservate in una soluzione di acqua e sale, spesso con aromi come aglio, alloro e peperoncino.
    • Tempo di maturazione: Pronte dopo 2-3 mesi, ma migliorano con il tempo.

    2. Olive Schiacciate (alla Ligure)

    • Preparazione: Schiacciate delicatamente con un martelletto e messe in salamoia con limone e spezie.
    • Ideali per: Antipasti veloci e insalate.

    3. Olio Extravergine di Oliva Taggiasca

    • Fruttato leggero: L’olio ottenuto da queste olive è dolce, con sentori erbacei e note di mandorla.

    Dove Assaggiare le Migliori Olive Taggiasche?

    📍 In Liguria

    • Taggia e Valle Argentina: Dove si trovano i frantoi storici.
    • Imperia: Capitale dell’olio ligure, con degustazioni in frantoi e oleifici.
    • Sagre dell’Oliva: Come la Festa dell’Ulivo a Badalucco (dicembre).

    🍽 Dove Gustarle a Tavola

    • Osterie tradizionali: Servite come antipasto con pane focaccia.
    • Ristoranti gourmet: In abbinamento a piatti di pesce o nei paté.

    Con Cosa Abbinarle?

    Le olive Taggiasche sono versatili e si sposano con:

    • 🍞 Pane e Focaccia: Per un antipasto semplice e genuino.
    • 🍝 Pasta e Pesto: Aggiunte alle trofie al pesto o alle trenette.
    • 🐟 Pesce: Ottime con acciughe sotto sale o branzino al cartoccio.
    • 🥗 Insalate: Nella classica Insalata Ligure con patate, fagiolini e tonno.
    • 🍷 Vini: Abbinamento perfetto con Vermentino o Pigato ligure.

    Quando Mangiarle?

    • Tutto l’anno: Grazie alla conservazione in salamoia.
    • Periodo migliore: Da dicembre in poi, dopo la raccolta e lavorazione.
    • Feste Natalizie: Spesso presenti nei taglieri di antipasti liguri.

    Curiosità


    ✔ L’olio di Taggiasca era considerato prezioso già nel Rinascimento e usato nelle corti europee.
    ✔ Esiste una variante “Olive alla Pignone”, farcite con pinoli tritati e spezie.


    Conclusione

    Le olive Taggiasche sono un simbolo della Liguria, un prodotto che racchiude secoli di storia, sapienza contadina e tradizione gastronomica. Che siano gustate da sole, in un piatto di pasta o come ingrediente per l’olio, regalano sempre un viaggio nel gusto autentico della Riviera.

    Hai mai assaggiato le olive Taggiasche? Qual è il tuo piatto preferito?

  • Settembre in Liguria: i piatti da assaggiare tra mare e montagna

    Settembre in Liguria: i piatti da assaggiare tra mare e montagna

    Settembre in Liguria è un mese magico: l’estate cede il passo all’autunno, il mare è ancora caldo, e le prime vendemmie e raccolte di olive iniziano a colorare le colline. È il momento perfetto per scoprire i piatti tipici liguri di fine estate, dove i sapori del mare si mescolano a quelli della terra. Ecco cosa assaggiare per un viaggio gastronomico indimenticabile.


    🍝 Pasta e Pesto: L’Ultimo Basilico dell’Estate

    Il pesto genovese è il re della cucina ligure, e settembre è l’ultimo mese per gustarlo con il basilico fresco prima della raccolta autunnale.

    • Dove assaggiarlo: Tutta la Liguria, ma in particolare Genova e Prà, dove si coltiva il basilico DOP.
    • Abbinamento perfettoTrofie al pesto con patate e fagiolini, accompagnate da un bicchiere di Vermentino.

    🐟 Acciughe di Monterosso: Il Tesoro del Mare

    Le acciughe salate di Monterosso (Presidio Slow Food) sono una specialità della Cinque Terre, lavorate ancora con metodi tradizionali. A settembre, si possono gustare:

    • In salamoia, marinate al limone
    • Fritte e croccanti, servite con spicchi di limone
    • Come condimento per la pizza (prova la pissalandrea ligure)

    🍇 Schiacchetrà: Il Vino delle Cinque Terre

    Settembre è il mese della vendemmia, e nelle cantine delle Cinque Terre si prepara lo Schiacchetrà, vino passito dolce e aromatico.

    • Come berlo: Come dessert, accompagnato da biscotti del Lagaccio o canestrelli.
    • Dove assaggiarloManarolaRiomaggiore e Monterosso.

    🍐 Focaccia con le Cipolle (e le Prime Pere)

    La focaccia con le cipolle è un classico, ma a settembre inizia anche la stagione delle pere, spesso abbinate in versioni gourmet.

    • Dove mangiarlaRecco (focaccia al formaggio) e Savona (focaccia dolce con pere e gorgonzola).

    🍲 Cappon Magro: L’Ultimo Grande Piatto di Mare

    Il Cappon Magro è un trionfo di pesce e verdure, una specialità che si prepara ancora in molte trattorie prima che arrivi l’autunno.

    • Dove assaggiarloGenova e Camogli, dove è servito con gamberi, polpo e gallette di mare.

    🍂 Funghi e Castagne: I Primi Sapori d’Autunno

    Sulle Alpi Liguri, settembre segna l’inizio della raccolta di:

    • Porcini (in risotti e tagliolini)
    • Castagne (usate per farina di neccio e castagnaccio)
    • Dove trovarliTrioraColle Melosa e nell’entroterra di Imperia.

    🍮 Dolci di Fine Estate

    • Pansarole (frittelle dolci al rosmarino)
    • Torta di Noci (tipica della Valle Argentina)
    • Baci di Alassio (cioccolato e nocciole)

    🍷 Cosa Bere a Settembre in Liguria

    • Vermentino (vino bianco fresco)
    • Rossese di Dolceacqua (leggero e fruttato)
    • Sciroppo di rose (per un aperitivo dissetante)

    Conclusione: Settembre, il Mese Perfetto per Scoprire la Liguria

    Tra mare, montagna e vendemmia, settembre offre una tavola ricca e variegata. Che siate in riviera o nell’entroterra, ogni borgo ha la sua specialità da assaggiare prima dell’arrivo dell’autunno.

    Hai già assaggiato qualcosa di questi piatti? 

  • Mentone: la Perla Francese dal Cuore Ligure

    Mentone: la Perla Francese dal Cuore Ligure

    A pochi chilometri da Ventimiglia, oltre il confine italiano, si trova Mentone (Menton in francese), una deliziosa cittadina dove il sole splende 316 giorni all’anno e l’anima ligure si mescola all’eleganza francese. Con le sue case color pastello, i giardini profumati di agrumi e un dialetto ancora legato alla tradizione ligure, Mentone è un gioiello tutto da scoprire.


    Cenni Storici: tra Italia e Francia

    Fondata nel XIII secolo dai conti di Ventimiglia, Mentone ha vissuto secoli di storia condivisa con la Liguria. Appartenuta alla Repubblica di Genova, poi al Principato di Monaco, diventò infine francese solo nel 1860, con il Trattato di Torino.

    Questa eredità italianissima si respira ancora oggi:

    • Il dialetto locale, il mentonasco, è una variante del ligure.
    • La cucina è un mix di sapori provenzali e ricette liguri.
    • L’architettura ricorda i borghi della Riviera di Ponente.

    Come Arrivare a Mentone dalla Liguria

    Mentone è facilissima da raggiungere:

    • 🚗 In auto: Da Ventimiglia, basta percorrere la strada costiera (15 minuti).
    • 🚆 In treno: La stazione di Mentone è a soli 10 minuti da Ventimiglia.
    • 🚌 In bus: Linee frequenti collegano Ventimiglia a Mentone in 20 minuti.

    Quando Visitare Mentone

    • 🍋 Febbraio: Il Festa del Limone, con sculture di agrumi e carri allegorici.
    • 🌺 Primavera (aprile-giugno): Clima perfetto per visitare i giardini.
    • 🏖 Estate: Meno affollata di Nizza o Montecarlo, ideale per un relax al mare.
    • 🎄 Dicembre: Atmosfera natalizia e mercatini nella città vecchia.

    Cosa Vedere a Mentone

    1. La Città Vecchia (Vieille Ville)

    Un labirinto di caruggi (vicoli) lastricati, scalinate fiorite e case dai colori pastello. Da non perdere:

    • La Basilica di San Michele (in stile barocco ligure).
    • Il Cimitero Vecchio, con vista mozzafiato sul mare.

    2. I Giardini di Mentone

    • 🌿 Giardini Biovès: Viali alberati con sculture e la famosa Fontana degli Amanti.
    • 🍋 Parc du Pian: Un orto botanico con piante rare e agrumeti.

    3. Le Spiagge

    • Plage des Sablettes: Piccola spiaggia nel centro, perfetta per un tuffo.
    • Plage du Fossan: Più tranquilla, con ciottoli e acqua cristallina.

    4. Il Museo Jean Cocteau

    📌 Un omaggio all’artista francese che amava Mentone, con opere d’arte e mosaici.

    5. La Passeggiata del Sole (Promenade du Soleil)

    ☀ Una lunga passeggiata sul mare che collega Mentone a Roquebrune.


    Cosa Assaggiare: Sapori tra Liguria e Provenza

    La cucina di Mentone è un mix di tradizioni:

    • Barbagiuan: Fagottino fritto ripieno di bietole, simile ai panzerotti liguri.
    • Focaccia alle cipolle (come quella di Sanremo).
    • Sarde a beccafico (piatto tipico ligure).
    • Tarte au citron: La celebre torta al limone di Mentone.
    • Pissaladière: Focaccia con cipolle e acciughe, versione francese della pissalandrea ligure.

    Dove Dormire: Tra Charm e Autenticità

    • ⭐ Hôtel Napoléon: Elegante, con vista mare.
    • 🏡 Relais d’Auteuil: Un boutique hotel nel cuore della città vecchia.
    • 🌴 Camping Saint-Michel: Per chi cerca un soggiorno più economico.

    Curiosità su Mentone

    ✔ Viene chiamata “la perla della Francia” per il suo microclima subtropicale.
    ✔ Qui si coltivano i limoni di Mentone, famosi in tutto il mondo.
    ✔ Fino al 1848, Mentone era una città monegasca!


    Conclusione

    Mentone è un luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato. Con la sua atmosfera rilassata, i sapori liguri e l’eleganza francese, è la meta perfetta per chi cerca autenticità senza rinunciare al fascino della Costa Azzurra.

    Pronti a scoprire questa gemma di confine?

  • Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Tra i dolci tradizionali della Liguria, le Pansarole occupano un posto speciale. Soffici, profumate di rosmarino e ricoperte di zucchero, queste frittelle sono un vero e proprio simbolo della cucina ligure, soprattutto nella zona di Cervo e della Riviera di Ponente. Scopriamo insieme la loro storia, la ricetta autentica e i segreti per gustarle al meglio.


    Origini e Storia delle Pansarole

    Le Pansarole (o Pansaröle in dialetto ligure) affondano le radici nella tradizione contadina e marinara della Liguria. Il loro nome deriva probabilmente dal termine “panse” (pancia), per la loro forma tondeggiante e gonfia.

    • 🍃 Un dolce povero – Nati come dolce semplice, realizzato con ingredienti basici (farina, uova, latte), erano preparati soprattutto in occasioni festive o durante le sagre paesane.
    • 🌿 Il rosmarino, ingrediente chiave – Questa erba aromatica, tipica della macchia mediterranea, dona alle Pansarole un profumo inconfondibile e un gusto unico.
    • ⛪ Legame con Cervo – A Cervo, le Pansarole sono particolarmente amate e spesso servite durante le feste patronali e la Sagra del Ciornéli (lumache di mare).

    Oggi, le Pansarole sono un dolce diffuso in tutta la Liguria, ma è nella provincia di Imperia che si trovano le versioni più autentiche.


    La Ricetta Tradizionale delle Pansarole

    Ingredienti (per circa 20 frittelle)

    • 250 g di farina 00
    • 250 ml di latte
    • 2 uova
    • 30 g di zucchero
    • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
    • 1 rametto di rosmarino fresco
    • Scorza di 1 limone grattugiata
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Un pizzico di sale
    • Olio di semi per friggere
    • Zucchero semolato per decorare

    Preparazione

    1. Preparare l’infuso di rosmarino – In un pentolino, scalda il latte con il rosmarino e lascia in infusione per 10 minuti. Poi filtra e lascia intiepidire.
    2. Mescolare gli ingredienti – In una ciotola, unisci farina, zucchero, lievito e scorza di limone. Aggiungi le uova, l’olio e il latte aromatizzato al rosmarino, mescolando fino a ottenere una pastella liscia.
    3. Far riposare l’impasto – Copri con un canovaccio e lascia riposare per almeno 30 minuti.
    4. Friggere le Pansarole – Scalda l’olio in una padella e, con un cucchiaio, versa piccole quantità di impasto. Friggile fino a doratura, rigirandole delicatamente.
    5. Zuccherare e servire – Sgocciolate su carta assorbente, passale nello zucchero semolato e servile ancora tiepide.

    Consiglio: Per una versione ancora più profumata, puoi aggiungere un goccio di acqua di fiori d’arancio all’impasto.


    Dove e Quando Gustare le Pansarole

    📍 Dove assaggiarle in Liguria

    • Cervo – Durante le sagre estive e nei forni tradizionali.
    • Imperia – Alcune pasticcerie le propongono tutto l’anno.
    • Sanremo e Bordighera – Servite in alcuni bar come dolce da accompagnare al caffè.

    🎉 Quando mangiarle

    • Feste patronali – Spesso preparate per celebrazioni religiose.
    • Carnevale – In alcune zone, sono un dolce tipico del periodo.
    • Colazione o merenda – Perfette con un caffè o un bicchiere di latte.

    Con Cosa Abbinare le Pansarole

    • ☕ Caffè – L’abbinamento classico, soprattutto al mattino.
    • 🍷 Sciacchetrà – Se vuoi un contrasto dolce-vinoso, prova con il passito ligure.
    • 🍦 Gelato alla vaniglia – Una versione più golosa, servita come dessert.

    Curiosità

    ✔ A Cervo, si dice che le Pansarole fossero offerte ai pellegrini che passavano per la Via Julia Augusta.
    ✔ In alcune versioni moderne, si aggiunge una spolverata di cannella allo zucchero.
    ✔ Esiste una variante salata, con formaggio e rosmarino, meno comune ma altrettanto gustosa.


    Conclusione

    Le Pansarole sono un dolce che racchiude l’essenza della Liguria: semplice, profumato e legato alla tradizione. Se visiti Cervo o la Riviera di Ponente, non perderti l’occasione di assaggiarle ancora calde, magari passeggiando tra i caruggi del borgo.

    Hai mai provato a farle in casa?

  • I Broncoviz: la Genova che rideva (e faceva ridere) prima di Crozza

    I Broncoviz: la Genova che rideva (e faceva ridere) prima di Crozza

    Quando Genova inventò la satira moderna

    Nella Genova di fine anni ’80, mentre la città si preparava a diventare Capitale Europea della Cultura nel 2004, un gruppo di amici d’infanzia stava per rivoluzionare la comicità italiana. Erano i Broncoviz, formazione comica che ha fatto da incubatore a talenti come Maurizio Crozza e Carla Signoris, e che ha scritto alcune delle pagine più brillanti della satira televisiva italiana.

    Dalla scuola al teatro: le origini di una rivoluzione comica

    Il nucleo originario si forma tra i banchi di scuola:

    • Maurizio Crozza e Ugo Dighero si conoscono in prima elementare
    • Carla Signoris (poi moglie di Crozza) si aggiunge al liceo
    • Marcello Cesena e Mauro Pirovano completano la squadra

    La palestra? Il Teatro dell’Archivolto di Genova, dove sotto la guida di Giorgio Gallione mettono in scena spettacoli tratti da Stefano Benni come “Il bar sotto il mare” (1987). Ma è nel 1989 che nasce ufficialmente il gruppo, con quel nome folle ispirato a “The Kentucky Fried Movie” (1977) di John Landis.

    La macchina perfetta della parodia

    Ogni membro aveva un ruolo preciso:

    • Marcello Cesena: specialista in travestimenti e regia degli sketch
    • Carla Signoris & Maurizio Crozza: duetto comico e imitazioni
    • Ugo Dighero: attore versatile
    • Mauro Pirovano: spalla comica perfetta

    Il loro esordio radiofonico su Rai Radio 3 (programma Axillo) con 13 parodie di film fu solo l’antipasto di quello che sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica: la satira spietata della pubblicità e della tv.

    Avanzi (1992): quando la satira diventò cult

    Il salto alla TV con Avanzi (Rai 3) segnò un punto di non ritorno. Le loro parodie di spot sono entrate nella storia:

    • Grigiopirla (Grigioperla)
    • Merendina Frista (Fiesta Ferrero)
    • Passata Posillipo
    • Fasa Cola (Coca-Cola)
    • Forforin (linimento diventato tormentone)

    Ma colpirono anche la politica con gemme come:

    • Antica segreteria del Corso (sul PSI e Tangentopoli)
    • Vogliono disgregare l’Italia (parodia dello spot DC)

    Tunnel (1993) e il telegiornale impossibile

    Con TG Riuniti inventarono una delle satire più geniali alla tv italiana:

    • I loghi di TG1, TG2 e TG3 che si “ammazzavano” a vicenda
    • Il dottore misterioso (Crozza) che concludeva sempre con “Bel collegament!”
    • Marcello Cesena che leggeva interminabili comunicati sindacali

    Hollywood Party (1996): il cinema preso a schiaffi

    L’ultima, gloriosa fatica fu questa trasmissione che smontava i generi cinematografici con:

    • Le pubblicità Novembrini (una parodia diversa a ogni puntata)
    • Personaggi indimenticabili come:
      • Irina Skassalkatsaja (Cesena in drag)
      • Steve Imparato (Dighero come critico impreparato)
      • Aristotiles Piroskafos (Pirovano che aveva rifiutato Superman)

    L’eredità: da Genova all’Italia

    Quando il gruppo si sciolse nel 1996, ognuno prese strade diverse:

    • Maurizio Crozza diventò il re della satira politica
    • Carla Signoris si dedicò alla scrittura e al teatro
    • Marcello Cesena continuò con il teatro e la regia, oltre a continuare negli sketch di Sensualità a Corte con la Gialappa’s Band.
    • Ugo Dighero diventò attore di prosa
    • Mauro Pirovano lavorò con la Gialappa’s Band

    Perché i Broncoviz restano unici

    1. Hanno inventato un linguaggio che ha influenzato generazioni di comici
    2. Hanno unito alta e bassa cultura con intelligenza rara
    3. Hanno dimostrato che dalla provincia poteva nascere l’innovazione

    Come disse Crozza: “Eravamo cinque matti che credevano di poter cambiare la televisione. Forse ci siamo riusciti, ma nel frattempo la tv è cambiata così tanto che non la riconosciamo più”.

    Curiosità: Nel 1995 girarono il film Peggio di così si muore, cult minore che anticipava temi poi sviluppati in televisione.

  • Montecarlo: la Perla del Lusso e del Glamour a Due Passi dalla Liguria

    Montecarlo: la Perla del Lusso e del Glamour a Due Passi dalla Liguria

    Montecarlo (Monaco), piccolo principato affacciato sul Mediterraneo, è sinonimo di eleganza, lusso e charme. A pochi chilometri dal confine con la Liguria, questa città-stato incanta con i suoi casinò leggendari, il porto scintillante di superyacht e un’atmosfera da favola. Scopriamo insieme cosa rende Montecarlo una meta imperdibile.


    Cenni Storici: Dai Grimaldi alla Glamour

    Fondata come colonia genovese nel 1215, Montecarlo deve il suo nome al forte “Mons Castelli” costruito dagli stessi genovesi. La storia moderna del Principato inizia con Francesco Grimaldi, che nel 1297 conquistò la rocca travestito da monaco, dando origine alla dinastia che ancora oggi governa Monaco.

    Nel XIX secolo, l’apertura del Casinò di Montecarlo trasformò il piccolo stato in un paradiso per l’alta società europea, attirando scrittori, artisti e milionari. Oggi, Monaco è uno dei luoghi più esclusivi al mondo, con un’economia basata su finanza, turismo e il mitico Gran Premio di Formula 1.


    Come Arrivare a Montecarlo dalla Liguria

    Montecarlo è facilmente raggiungibile dalla Liguria:

    • 🚗 In auto: Da Ventimiglia, si percorre l’autostrada A8 (circa 45 minuti).
    • 🚆 In treno: La stazione Monaco-Montecarlo è collegata con Ventimiglia (20 minuti) e Nizza (30 minuti).
    • ✈ In aereo: L’Aeroporto di Nizza-Côte d’Azur è il più vicino (30 minuti in auto o elicottero).

    Quando Visitare Montecarlo

    • 🍃 Primavera (aprile-giugno): Clima mite, ideale per passeggiate.
    • 🏁 Maggio: Il Gran Premio di F1 riempie la città di adrenalina (prenotare con largo anticipo!).
    • ☀ Estate: Spiagge e vita mondana, ma molto affollato.
    • 🎄 Inverno: Atmosfera elegante con mercatini natalizi e meno turisti.

    Cosa Vedere a Montecarlo: Tra Lusso e Bellezza

    1. Il Casinò di Montecarlo

    📍 Place du Casino
    Il tempio del gioco d’azzardo, progettato da Charles Garnier (architetto dell’Opéra di Parigi). Anche se non siete giocatori, vale la pena ammirare l’architettura opulenta e gli interni dorati.

    2. Palazzo del Principe di Monaco

    📍 Le Rocher (La Roccaforte)
    Residenza ufficiale dei Grimaldi, con il Cambio della Guardia (ogni giorno alle 11:55). Da non perdere gli Appartamenti di Stato e la vista panoramica sul porto.

    3. Giardini Esotici e Grotta dell’Osservatorio

    🌵 Un’oasi di piante succulente e una grotta sotterranea spettacolare.

    4. Porto Hercule e Yacht da Sogno

    ⛵ Uno dei porti più esclusivi del mondo, pieno di superyacht da milioni di euro.

    5. Museo Oceanografico

    🐠 Fondato dal Principe Alberto I, con un acquario mozzafiato e mostre sulla vita marina.

    6. Circuito del Gran Premio

    🏎 Percorri a piedi il tracciato di F1, soprattutto il mitico tornante dell’”Hotel de Paris”.


    Cosa Assaggiare: Cucina Raffinata con Influenze Liguri

    Montecarlo offre una gastronomia di altissimo livello, con influenze mediterranee e francesi:

    • Barbagiuan: Fagottino fritto ripieno di bietole e formaggio (simile ai panzerotti liguri).
    • Fougasse: Focaccia dolce o salata, parente della fugassa ligure.
    • Stocafi: Stoccafisso alla monegasca, piatto tradizionale.
    • Piatti stellati: Ristoranti come Le Louis XV – Alain Ducasse (3 stelle Michelin) regalano esperienze indimenticabili.

    Dove Dormire: Hotel da Sogno

    • ⭐ Hotel de Paris: Leggendario, con vista sul Casinò.
    • 🌴 Fairmont Monte Carlo: Sul circuito di F1, con piscina mozzafiato.
    • 🛳 Yacht Club di Monaco: Per chi vuole vivere come un vero jet-setter.

    Curiosità su Montecarlo

    ✔ È il secondo stato più piccolo del mondo (dopo il Vaticano).
    ✔ Qui non si pagano tasse sul reddito, per questo è popolare tra i milionari.
    ✔ Il principe Alberto II è un grande ambientalista e sostenitore degli oceani.


    Conclusione

    Montecarlo è un mix perfetto di glamour, storia e paesaggi mozzafiato, a due passi dalla Liguria. Che siate appassionati di Formula 1, amanti del lusso o semplicemente curiosi, questa città-stato vi lascerà senza fiato.

    Pronti a vivere il sogno monegasco? 

  • Cervo: il Borgo Medievale che Domina il Golfo Dianese

    Cervo: il Borgo Medievale che Domina il Golfo Dianese

    Arroccato su un promontorio fiorito, tra ulivi secolari e il blu intenso del Mar Ligure, Cervo è uno dei borghi più incantevoli della Riviera di Ponente. Questo gioiello in provincia di Imperia, insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, conquista con il suo labirinto di caruggi, l’atmosfera senza tempo e una vista mozzafiato sul Golfo Dianese.

    Storia: dalle origini ai giorni nostri

    Le prime tracce di Cervo risalgono all’epoca preistorica, ma è nel Medioevo che il borgo prende la forma attuale:

    • XII secolo: dominio dei Marchesi di Clavesana
    • XIII secolo: passaggio alla Repubblica di Genova
    • XVIII secolo: costruzione della celebre Chiesa di San Giovanni Battista

    Il nome Cervo potrebbe derivare dal latino “servare” (custodire) per la sua posizione strategica, o dalla forma del promontorio che ricorda un cervo accovacciato.

    Come raggiungere Cervo

    • 🚗 In auto: Autostrada A10, uscita San Bartolomeo al Mare (5 km)
    • 🚆 In treno: Stazione di Diano Marina (servizio bus/taxi per Cervo)
    • ✈ In aereo: Aeroporto di Nizza (110 km) o Genova (150 km)

    Cosa vedere a Cervo

    1. Chiesa di San Giovanni Battista

    Detta “dei Corallini” perché finanziata dai pescatori di corallo, questa perla barocca domina il borgo con la sua facciata concava e l’imponente scalinata. All’interno custodisce un prezioso organo settecentesco ancora utilizzato per concerti.

    2. Castello dei Clavesana

    L’unica torre rimasta dell’antico maniero ospita oggi il Museo Etnografico con reperti sulla vita contadina e la tradizione dell’olio.

    3. Caruggi e piazzette

    Perdersi tra i vicoli lastricati significa scoprire:

    • Piazza dei Santi con il suo belvedere
    • Oratorio di Santa Caterina (XVI sec.)
    • Case-torri medievali perfettamente conservate

    4. Spiagge e natura

    • Cala dei Gabbiani: baia rocciosa raggiungibile a piedi
    • Sentiero del Pellegrino: percorso panoramico verso San Bartolomeo
    • Giardini pubblici: terrazza fiorita con vista sul golfo

    Eventi imperdibili

    • 🎼 Festival Internazionale di Musica da Camera (luglio/agosto): concerti nella piazza della chiesa
    • 🍋 Sagra del Ciornéli (agosto): assaggio delle tipiche lumache di mare
    • 💎 Cervo in Fiore (maggio): mostra-mercato di piante rare

    Dove mangiare: i sapori autentici

    La cucina cervese unisce tradizione ligure e prodotti locali:

    • Focaccia al formaggio di San Bartolomeo
    • Taggiasche (olive Dop della zona)
    • Ciornéli (lumachine di mare)
    • Pansarole (frittelle dolci al rosmarino)

    Indirizzi da provare:

    • Ristorante Il Giardino (cucina gourmet con vista mare)
    • Osteria del Castello (piatti tradizionali nel cuore del borgo)

    Curiosità

    ✔ Il borgo è stato set di numerosi film e spot pubblicitari
    ✔ La chiesa compare nelle liste dei più bei luoghi di culto d’Italia
    ✔ Cervo è gemellato con la cittadina francese di Bormes-les-Mimosas

    Perché visitare Cervo?

    Perché qui il tempo sembra essersi fermato. Per le sere d’estate quando la piazza si trasforma in un salotto a cielo aperto. Per i tramonti infuocati che tingono di rosa la facciata della chiesa. Per quel misto unico di arte, storia e genuinità che solo i borghi liguri sanno offrire.

    “Cervo non si visita, si vive” dicono i suoi abitanti. E dopo aver passeggiato tra i suoi caruggi profumati di basilico e mare, capirete perché.


    📌 Info utili:

    • Ufficio Turistico: Piazza S. Giovanni Battista
    • Sito: www.comune.cervo.im.it
    • Periodo ideale: da aprile a ottobre

    🔹 Hai visitato Cervo? Condividi la tua esperienza nei commenti!

  • Comici della Liguria: umorismo tra mare e montagna

    Comici della Liguria: umorismo tra mare e montagna

    La Liguria, terra di poeti, navigatori e… grandi risate! Questa regione, stretta tra il mare e le montagne, ha dato i natali a numerosi comici e personaggi dello spettacolo che hanno fatto (e fanno ancora) ridere l’Italia. Scopriamo insieme i più famosi, le loro zone di origine e qualche curiosità.


    I Grandi Nomi del Passato

    1. Gilberto Govi (Genova, 1885-1966)

    • Stile: Re indiscusso del teatro dialettale genovese
    • Capolavori: “Pignasecca e Pignaverde”, “I manezzi pe majâ na figgia”
    • Curiosità: Aprendo il sipario con un semplice “Salve!” entrava nella storia del teatro italiano

    2. Carlo Dapporto (Genova, 1913-1989)

    • Stile: Elegante umorismo da varietà
    • Specialità: Il personaggio del “Conte Claro”
    • Curiosità: Fu il primo conduttore del Festival di Sanremo nel 1953

    I Comici Contemporanei

    1. Maurizio Crozza (Genova, 1959)

    • Zona: Quartiere di Sampierdarena
    • Stile: Satira politica e personaggi surreali
    • Curiosità: Prima di fare il comico lavorava in banca
    • Frase celebre: “No, beh, però!”

    2. Luca Bizzarri (Savona, 1965)

    • Zona: Nato a Savona, cresciuto a Spotorno
    • Stile: Metà del duo “Luca e Paolo” con Paolo Kessisoglu
    • Curiosità: Ha doppiato Sid in “L’era glaciale”

    3. Paolo Kessisoglu (Genova, 1969)

    • Zona: Quartiere di Marassi
    • Stile: Commedia brillante e imitazioni
    • Curiosità: Ex calciatore delle giovanili della Sampdoria

    4. Max Pisu (La Spezia, 1967)

    • Zona: Lerici
    • Stile: Umorismo autoironico
    • Curiosità: Ha partecipato 5 volte a “Zelig”

    5. Andrea Pisani (Genova, 1976)

    • Zona: Centro storico di Genova
    • Stile: Comicità surreale e nonsense
    • Curiosità: ha fondato il gruppo de “I PanPers”

    Curiosità Regionali

    ✔ Genova è la città che ha sfornato più comici, forse per quel tipico umorismo “alla genovese”, fatto di ironia pungente e autoironia

    ✔ Il dialetto ligure ha una musicalità che si presta particolarmente alla comicità

    ✔ A Spotorno (Savona) si tiene ogni anno il premio “Cabaret Amore e Morte”

    ✔ Maurizio Crozza e Luca Bizzarri hanno frequentato lo stesso liceo (il D’Oria di Genova)


    Perché la Liguria produce così tanti comici?

    Forse per quel misto di:

    • Malinconia portuale
    • Spirito pratico degli abitanti
    • Contrasto tra la vita di mare e quella di città
    • Tradizione teatrale secolare

    O forse, semplicemente, perché come dice un vecchio detto genovese: “Chi no g’ha de bon, che g’ha de ridere” (Chi non ha del buono, almeno abbia da ridere).


    Hai un comico ligure preferito?

  • Nizza: un gioiello al confine con la Liguria, tra storia, mare e sapori

    Nizza: un gioiello al confine con la Liguria, tra storia, mare e sapori

    La Liguria è una regione ricca di borghi affascinanti, ma appena oltre il confine italiano si trova una perla altrettanto incantevole: Nizza (Nice in francese). Con la sua atmosfera mediterranea, il clima mite e un mix di influenze francesi e italiane, Nizza è una meta imperdibile per chi ama la storia, il mare e la buona cucina.

    Cenni storici: tra Italia e Francia

    Nizza ha una storia affascinante, segnata dal passaggio di diverse dominazioni. Fondata dai Greci con il nome di Nikaia, fu poi romana, parte della Contea di Provenza e infine del Regno di Sardegna. Solo nel 1860, con il Trattato di Torino, Nizza passò alla Francia, dopo un plebiscito controverso.

    Questa eredità si respira ancora oggi nell’architettura, nella lingua (dove il dialetto nizzardo ricorda il ligure) e nelle tradizioni.

    Come arrivare a Nizza

    Nizza è facilmente raggiungibile dalla Liguria:

    • In auto: Da Ventimiglia, basta percorrere l’autostrada A8 (circa 30 minuti).
    • In treno: La linea Ventimiglia-Nizza è panoramica e veloce (circa 40 minuti).
    • In aereo: L’Aeroporto di Nizza-Côte d’Azur è ben collegato con l’Italia.

    Quando visitare Nizza

    Il clima mediterraneo rende Nizza piacevole quasi tutto l’anno, ma i periodi migliori sono:

    • Primavera (aprile-giugno): clima mite, meno turisti.
    • Settembre-ottobre: mare ancora caldo, atmosfera tranquilla.
    • Inverno: ideale per chi cerca relax, con giornate spesso soleggiate.

    Evitare agosto se non amate la folla, perché è il mese più affollato.

    Cosa vedere a Nizza

    1. Promenade des Anglais
      Il lungomare più famoso della Costa Azzurra, perfetto per passeggiate e ammirare il mare blu.
    2. Vieux Nice (Città Vecchia)
      Un labirinto di viuzze colorate, piene di mercatini, caffè e chiese barocche come la Cattedrale di Sainte-Réparate.
    3. Colline du Château
      Una vista mozzafiato sulla baia di Nizza, raggiungibile a piedi o in ascensore.
    4. Mercato di Cours Saleya
      Fiori, frutta, spezie e prodotti locali in un mercato vivace e profumato.
    5. Musei
      • Musée Matisse: dedicato al grande pittore che amava Nizza.
      • MAMAC (Museo di Arte Moderna): per gli amanti dell’arte contemporanea.

    Cosa assaggiare: sapori tra Liguria e Provenza

    La cucina nizzarda è un mix di influenze liguri e provenzali:

    • Socca: una focaccia di ceci, simile alla farinata ligure.
    • Pan Bagnat: il classico panino con tonno, olive e verdure, parente del “panissa” ligure.
    • Pissaladière: una sorta di pizza con cipolle, acciughe e olive.
    • Ratatouille: verdure stufate, piatto tipico provenzale.
    • Vin de Bellet: il vino locale, prodotto nelle colline di Nizza.

    Conclusione

    Nizza è una città che incanta, dove il passato italiano si fonde con l’eleganza francese. Che siate amanti del mare, della storia o della buona tavola, questa città vi conquisterà con il suo fascino senza tempo.

    Prossima tappa? Preparate la macchina fotografica e partite alla scoperta di Nizza!

  • Cosa vedere nei dintorni di Imperia

    Cosa vedere nei dintorni di Imperia

    Imperia è una città affascinante situata nella regione della Liguria, famosa per le sue spiagge mozzafiato, il suo delizioso cibo e il suo ricco patrimonio culturale. Tuttavia, c’è molto di più da scoprire nei dintorni di questa incantevole località. In questo articolo, esploreremo alcune delle attrazioni più interessanti che meritano una visita durante il vostro soggiorno a Imperia.

    Il primo luogo che vi consigliamo di visitare è il suggestivo borgo medievale di Cervo, situato a soli 10 chilometri da Imperia. Questo affascinante villaggio conserva ancora intatta la sua atmosfera medievale, con le sue strette stradine lastricate, le case in pietra e la maestosa chiesa barocca. Potrete passeggiare tra le sue vie pittoresche, visitare il castello e godervi la magnifica vista sul mare.

    Un’altra tappa imperdibile è il pittoresco borgo di Dolceacqua, situato a circa 20 chilometri da Imperia. Questo incantevole paese è famoso per il suo ponte medievale, il castello dei Doria e le sue stradine acciottolate. Potrete passeggiare tra i suoi vicoli, assaggiare i prodotti locali e ammirare le splendide viste sulla valle del Nervia.

    Se siete amanti della natura, vi consigliamo di visitare il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, situato a pochi chilometri da Imperia. Questo parco offre una vasta gamma di attività all’aperto, tra cui escursioni, mountain bike e birdwatching. Potrete esplorare i suoi sentieri panoramici, ammirare la flora e la fauna locali e godervi la tranquillità della natura incontaminata.

    Per gli appassionati di storia, una visita al Museo Navale di Imperia è un must. Questo museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici, modelli di navi storiche e documenti storici che raccontano la storia marittima della regione. Potrete scoprire la ricca tradizione marittima di Imperia e ammirare le antiche imbarcazioni esposte.

    Infine, non potete lasciare la zona senza aver assaggiato la deliziosa cucina ligure. Imperia e i suoi dintorni sono famosi per piatti tradizionali come la focaccia, la pasta al pesto e il pesce fresco. Potrete gustare queste prelibatezze nei numerosi ristoranti e trattorie della zona, immersi in un’atmosfera autentica e accogliente.

    In conclusione, i dintorni di Imperia offrono una vasta gamma di attrazioni e attività che meritano una visita durante il vostro soggiorno in questa incantevole località. Che siate amanti della natura, della storia o della buona cucina, troverete sicuramente qualcosa di interessante da fare nei dintorni di Imperia. Buon viaggio!