Cucina

  • I Migliori Piatti di Mare della Cucina Ligure

    I Migliori Piatti di Mare della Cucina Ligure

    La Liguria, con i suoi 300 km di costa, offre una cucina marinara ricca e variegata, dove il pesce fresco è protagonista. Dai piatti poveri della tradizione alle specialità delle feste, la gastronomia ligure sa conquistare con sapori genuini e ingredienti semplici.

    Ecco una selezione dei migliori piatti di mare della Liguria che devi assolutamente provare!

    1. Acciughe Ripiene (Anxoeuæ en sciuscia)

    Le acciughe ripiene sono un piatto tipico della Riviera di Ponente, in particolare di Imperia e Sanremo. Gli ingredienti principali sono:

    • Acciughe fresche dissalate e aperte a libro
    • Ripieno di pangrattato, aglio, prezzemolo, pinoli e uvetta
    • Cotte al forno o fritte per una versione più croccante

    Dove assaggiarle: Trattorie tradizionali di Imperia e Bordighera.

    2. Buridda di Pesce

    La buridda è uno stufato di pesce simile al cacciucco della toscana, ma con meno pomodoro e più erbe aromatiche.

    • Pesce misto (seppie, scorfano, gallinella, baccalà)
    • Sugo a base di vino bianco, pomodoro, aglio e pinoli
    • Spesso accompagnata da fette di pane abbrustolito

    Variante: A Genova si prepara anche la buridda di stoccafisso, con patate e olive taggiasche.

    3. Cappon Magro

    Il cappon magro è un piatto festivo complesso e scenografico, nato come riciclo del cibo dei marinai.

    • Base di gallette o pane raffermo
    • Strati di pesce (gamberi, seppie, polpo, molluschi)
    • Verdure (carote, patate, fagiolini)
    • Salsa verde con uova, acciughe, capperi e aceto

    Curiosità: Si chiama “magro” perché nato come piatto per i giorni di digiuno religioso.

    4. Stoccafisso alla Ligure (Stockfissu)

    Lo stoccafisso (merluzzo essiccato) è un ingrediente fondamentale della cucina ligure, preparato in umido con:

    • Patate e pomodoro
    • Olive taggiasche e pinoli
    • A volte arricchito con cozze o vongole

    Dove mangiarlo: Tipico delle sagre dell’entroterra, come a Recco e Savona.

    5. Frisceu di Bianchetti (Frittelle di Neonata)

    frisceu sono frittelle di pesce, spesso preparate con bianchetti (neonata) o piccoli gamberetti.

    • Pastella leggera di farina e acqua
    • Fritti in abbondante olio d’oliva
    • Serviti con spicchi di limone

    Dove trovarli: Nelle friggitorie di Chiavari, Sestri Levante e Camogli.

    6. Polpo alla Ligure (Puppu alla Ligure)

    Il polpo in Liguria si cucina in due modi principali:

    • Bollito e condito con olio, limone e prezzemolo
    • In umido con patate, pomodoro e olive

    Perfetto con: Un bicchiere di Vermentino o Pigato.

    7. Muscoli Ripieni (Mosciame)

    mitili ripieni sono una specialità di Genova e Savona:

    • Cozze riempite con un impasto di pane, aglio, prezzemolo e pecorino
    • Gratinate al forno

    Variante: A volte si usano anche vongole o tartufi di mare.

    8. Frittura di Paranza

    La frittura di paranza è un classico delle trattorie liguri, con:

    • Pesce misto (alici, calamari, gamberi, triglie)
    • Fritto in olio extravergine d’oliva
    • Servito con fettine di limone

    Dove assaggiarla: Nelle friggitorie storiche di Genova e La Spezia.


    Conclusione

    La cucina di mare ligure è un trionfo di sapori semplici ma intensi, dove il pesce fresco si combina con erbe aromatiche, olio d’oliva e ingredienti poveri. Che tu scelga un piatto elaborato come il cappon magro o una semplice frittura di paranza, la Liguria saprà stupirti!

    Quale di questi piatti vuoi assaggiare per primo? 🍽️ Raccontacelo nei commenti!

  • Pigato: L’Oro Bianco della Liguria tra Mare e Colline

    Pigato: L’Oro Bianco della Liguria tra Mare e Colline

    Il Vino Bianco che Profuma di Mediterraneo

    Il Pigato è il più celebre tra i vini bianchi liguri, un autentico tesoro enologico che nasce tra le colline a picco sul mare della Riviera di Ponente. Con il suo caratteristico colore dorato e profumi che ricordano la macchia mediterranea, questo vino DOC rappresenta perfettamente l’essenza del territorio ligure.

    Storia e Territorio del Pigato

    Origini Antiche e Misteriose

    • Probabile arrivo dalla Grecia antica (il nome deriverebbe da “pigau”, termine ligure per “macchiato”)
    • Coltivato in Liguria da almeno cinque secoli
    • Ottenne la DOC Riviera Ligure di Ponente nel 1988

    Zona di Produzione

    📍 Aree principali:

    • Albenga (cuore della produzione)
    • Finale Ligure
    • Imperia
    • Andora

    🌿 Terroir unico:

    • Vigneti tra 100-300 metri s.l.m.
    • Terreni argillosi e calcarei
    • Vicinanza al mare (entro 5 km) che regala mineralità

    Il Vitigno e la Produzione

    Caratteristiche del Pigato

    • Grappoli medio-grandi con acini dorati e maculati
    • Buccia spessa che resiste all’umidità marina
    • Maturazione tardiva (fine settembre-inizio ottobre)

    Metodo di Vinificazione

    1. Vendemmia manuale in cassette
    2. Pressatura soffice e fermentazione a T° controllata (16-18°C)
    3. Affinamento per 3-6 mesi su lieviti fini
    4. Alcune versioni in legno (barrique o tonneau)

    Caratteristiche Organolettiche

    🎨 Aspetto:

    • Giallo dorato con riflessi verdolini
    • Brillante e luminoso

    👃 Bouchet:

    • Frutta tropicale (mango, ananas)
    • Erbe aromatiche (salvia, timo)
    • Note minerali (salmastro, pietra focaia)

    👄 Gusto:

    • Freschezza vivace
    • Struttura importante per un bianco
    • Finale lungo e sapido
    • Gradazione 12,5-14%

    Abbinamenti Gastronomici

    Con la Cucina Ligure

    🐟 Pesce:

    • Buridda
    • Acciughe ripiene
    • Torta di verdure

    🍝 Primi:

    • Trofie al pesto
    • Pansoti con salsa di noci

    🧀 Formaggi:

    • Prescinseua
    • Formaggetta della Val di Vara

    Abinamenti Innovativi

    • Sushi e sashimi
    • Cucina thailandese
    • Ostriche e frutti di mare

    Dove Trovare e Degustare

    Cantine da Non Perdere

    • Bruna (Albenga)
    • Terre Bianche (Finale Ligure)
    • Durin (Pieve di Teco)

    Eventi Imperdibili

    • Festa del Pigato (Albenga, luglio)
    • Pigato in Blu (degustazioni in spiaggia)

    Curiosità

    🔹 Chiamato “il vino dei marinai”
    🔹 Ottimo anche dopo 3-5 anni
    🔹 Servito a tavola da Giorgio Armani

    Perché Bere il Pigato?

    ✅ Vitigno autoctono dalla personalità unica
    ✅ Perfetto equilibrio tra freschezza e struttura
    ✅ Abinamento ideale con la cucina di mare
    ✅ Rappresenta l’essenza della Liguria

    Un vino che profuma di mare e macchia mediterranea! 

  • Rossese di Dolceacqua: Il Vino Rubino della Riviera di Ponente tra Storia e Territorio

    Rossese di Dolceacqua: Il Vino Rubino della Riviera di Ponente tra Storia e Territorio

    Il Rossese di Dolceacqua è un vino rosso DOC che incarna l’essenza della Riviera di Ponente ligure. Prodotto nei terrazzamenti a picco sul mare tra Ventimiglia e Vallecrosia, questo vino dal colore rubino e dal profumo fragrante rappresenta una vera eccellenza enologica ligure, perfetto accompagnamento per la cucina tipica locale.


    Storia e Territorio

    Origini Antiche

    • Le prime testimonianze risalgono al XIV secolo, quando i Doria promossero la coltivazione del vitigno
    • Citato già nel 1600 come vino pregiato delle colline intorno a Dolceacqua
    • Ottenne la DOC nel 1972, prima denominazione ligure per un vino rosso

    Zona di Produzione

    📍 Comuni principali:

    • Dolceacqua (cuore storico della produzione)
    • Ventimiglia
    • Vallecrosia
    • Camporosso
    • San Biagio della Cima

    🌄 Terroir unico:

    • Vigneti terrazzati tra 100-400 metri s.l.m.
    • Terreni calcareo-marnosi con ottima esposizione al sole
    • Influenze marine che mitigano il clima

    Vitigno e Produzione

    Il Rossese: Un Vitigno Autoctono

    • Unico al mondo, diverso dal Rossese del Piemonte
    • Grappoli piccoli con acini dalla buccia spessa
    • Maturazione precoce (prima settimana di settembre)

    Metodo di Vinificazione

    1. Vendemmia manuale (per la natura scoscesa dei terreni)
    2. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata
    3. Affinamento per 6 mesi (in acciaio o legno per le riserve)
    4. Alcune cantine praticano l’invecchiamento in botti di rovere

    Caratteristiche Organolettiche

    🎨 Aspetto:

    • Colore rubino vivace con riflessi violacei
    • Poco consistente all’invecchiamento

    👃 Bouquet:

    • Note di piccoli frutti rossi (lampone, ribes)
    • Sentori floreali (violetta)
    • Leggera speziatura nei vini più strutturati

    👄 Gusto:

    • Freschezza tipica dei vini di montagna
    • Tannini setosi e ben integrati
    • Gradazione alcolica 12-13%
    • Ottima bevibilità

    Abbinamenti Gastronomici

    Piatti Tradizionali Liguri

    🍝 Con i classici della cucina ligure:

    • Ravioli al tocco di carne
    • Coniglio alla ligure
    • Torta verde (sformato di bietole)

    🐟 Con il pesce “robusto”:

    • Stoccafisso accomodato
    • Buridda di seppie

    🧀 Con i formaggi:

    • Formaggetta della Val Nervia
    • Tomini di pecora

    Abinamenti Innovativi

    • Tartare di tonno
    • Sushi (per la sua freschezza)
    • Pizza con salsiccia e friarielli

    Dove Trovare e Degustare

    Cantine Storiche

    • Tenuta Giuncheo (Dolceacqua)
    • Cantina Terre Bianche (Camporosso)
    • Azienda Agricola Ka’ Manciné (San Biagio)

    Eventi

    • Palio del Rossese (maggio)
    • Festa della Michetta (agosto, abbinamento perfetto)

    Curiosità

    🔹 Il vino preferito del Principe Andrea Doria
    🔹 Prodotto in solo 500.000 bottiglie/anno
    🔹 Servito alla Casa Bianca durante la visita di Obama in Italia


    Perché Bere il Rossese di Dolceacqua?

    ✅ Vitigno autoctono unico al mondo
    ✅ Perfetto equilibrio tra freschezza e struttura
    ✅ Abinamento versatile dalla cucina ligure al sushi
    ✅ Storia affascinante legata al territorio

    Un vino che racconta il cuore della Liguria di Ponente!

  • Sciacchetrà: Il Vino Passito delle Cinque Terre tra Storia, Produzione e Abbinamenti

    Sciacchetrà: Il Vino Passito delle Cinque Terre tra Storia, Produzione e Abbinamenti

    Lo Sciacchetrà è uno dei vini passiti più pregiati d’Italia, prodotto esclusivamente nelle Cinque Terre, in Liguria. Questo vino dolce, ricavato da uve Bosco, Vermentino e Albarola, è un’eccellenza enologica che racconta secoli di tradizione vitivinicola eroica, con vigneti terrazzati a picco sul mare.


    Storia e Origini del Sciacchetrà

    • Etimologia: Il nome deriva probabilmente dal dialetto ligure “sciacà” (schiacciare) e “trà” (tirare), riferito alla pressatura delle uve appassite.
    • Tradizione antica: Prodotto fin dal Medioevo, era considerato un vino da meditazione e veniva offerto agli ospiti importanti.
    • Riconoscimenti: Oggi è DOC (Denominazione di Origine Controllata) e presidio Slow Food.

    Zona di Produzione e Vitigni

    📍 Dove si produce:

    • Comuni delle Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso)
    • Parte del comune di La Spezia e Levanto

    🍇 Vitigni utilizzati:

    • Bosco (minimo 40%)
    • Vermentino
    • Albarola

    Come si Produce lo Sciacchetrà

    1. Vendemmia tardiva (fine settembre/ottobre).
    2. Appassimento: Le uve vengono lasciate essiccare su graticci per 2-3 mesi.
    3. Vinificazione: Pigiatura, fermentazione e affinamento in acciaio o legno.
    4. Invecchiamento: Minimo 1 anno (di cui 6 mesi in bottiglia).

    Caratteristiche organolettiche:

    • Colore: Ambrato dorato
    • Profumo: Miele, frutta secca, fiori d’acacia
    • Gusto: Dolce ma equilibrato, con finale fresco

    Abbinamenti Culinari con lo Sciacchetrà

    Lo Sciacchetrà è un vino da meditazione, ma si abbina perfettamente a:

    1. Dolci e Dessert

    • Panera ligure (semifreddo al caffè)
    • Biscotti della Liguria (canestrelli, baci di Alassio)
    • Torta di nocciole

    2. Formaggi

    • Pecorini stagionati
    • Gorgonzola dolce

    3. Piatti della Tradizione Ligure

    • Castagnaccio (torta di castagne con pinoli e rosmarino)
    • Focaccia dolce con uvetta

    4. Esperienze Gourmet

    • Cioccolato fondente 70%
    • Foie gras

    Dove Trovare e Degustare lo Sciacchetrà

    • Cantine locali delle Cinque Terre (es. Cantina Sociale di Riomaggiore)
    • Enoteca regionale di La Spezia
    • Feste del vino (es. Festa dello Sciacchetrà a Manarola, di solito a giugno)

    Curiosità sul Sciacchetrà

    🔹 Rarità: Si producono solo 10.000 bottiglie l’anno.
    🔹 Prezzo elevato (dai €50 in su) per via della lavorazione artigianale.
    🔹 Vino da invecchiamento: Può migliorare per 10-15 anni.


    Perché Provare lo Sciacchetrà?

    ✅ Unico al mondo, legato a un territorio impervio e affascinante.
    ✅ Esperienza di gusto raffinata, tra dolcezza e freschezza.
    ✅ Abinamenti versatili, dai formaggi al cioccolato.

    Un sorso di Liguria da non perdere! 

  • La Sardenaira: La pizza ligure che Profuma di Mare

    La Sardenaira: La pizza ligure che Profuma di Mare

    La Liguria, con il suo mare cristallino e i suoi borghi affacciati sulle scogliere, è una regione che sa conquistare non solo con i suoi paesaggi, ma anche con la sua cucina semplice e genuina. Tra i piatti più iconici della tradizione ligure, spicca la Sardenaira, una sorta di pizza rustica che profuma di mare e di Mediterraneo. Originaria di Sanremo, questa specialità è un trionfo di sapori che racconta la storia e la cultura di questa terra.

    Cos’è la Sardenaira?

    La Sardenaira, conosciuta anche come “pissalandrea” in alcune zone della Liguria, è una focaccia bassa e soffice ricoperta da un condimento ricco e saporito. A differenza della pizza classica, la Sardenaira non prevede l’uso di mozzarella, ma si distingue per il suo topping a base di pomodoro, acciughe, olive taggiasche e aglio. Il risultato è un piatto dal sapore intenso e deciso, perfetto per chi ama i sapori del mare.

    Il nome “Sardenaira” deriva probabilmente dalle acciughe (sarde in dialetto ligure), uno degli ingredienti principali, che conferiscono al piatto un carattere unico e inconfondibile.

    Quando e Come Gustare la Sardenaira

    La Sardenaira è un piatto versatile che si presta a diverse occasioni. È perfetta come antipasto da servire durante una cena con amici, oppure come piatto unico per un pranzo veloce ma sostanzioso. È anche un’ottima idea per un aperitivo in stile ligure, accompagnata da un bicchiere di vino bianco fresco o da un buon rosato.

    Grazie alla sua praticità, la Sardenaira è spesso preparata durante le feste o le sagre di paese, dove viene tagliata a quadretti e servita come street food. È un piatto che unisce semplicità e gusto, ideale per chi vuole assaporare la Liguria in un solo boccone.

    La Ricetta Tradizionale della Sardenaira

    Se vuoi portare un po’ di Liguria nella tua cucina, ecco la ricetta tradizionale per preparare la Sardenaira in casa. Con pochi ingredienti e un po’ di pazienza, potrai regalarti un’esperienza culinaria indimenticabile.

    Ingredienti (per una teglia da 30×40 cm):

    Per l’impasto:

    • 500 g di farina 0
    • 300 ml di acqua tiepida
    • 10 g di sale
    • 10 g di lievito di birra fresco
    • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva

    Per il condimento:

    • 400 g di passata di pomodoro
    • 2 spicchi d’aglio
    • 8-10 filetti di acciughe sotto sale (dissalate e sciacquate)
    • 100 g di olive taggiasche denocciolate
    • 1 cucchiaio di capperi dissalati
    • Origano q.b.
    • Olio extravergine di oliva q.b.
    • Sale q.b.

    Procedimento:

    1. Preparazione dell’impasto: Sciogli il lievito in acqua tiepida. In una ciotola capiente, versa la farina, aggiungi il sale, l’olio e l’acqua con il lievito. Impasta fino a ottenere un composto omogeneo e liscio. Lascia lievitare per almeno 2 ore, coperto da un canovaccio, fino a quando l’impasto non raddoppia di volume.
    2. Stesura dell’impasto: Una volta lievitato, stendi l’impasto su una teglia da forno ricoperta di carta forno o leggermente unta. Crea uno strato uniforme, spesso circa 1 cm.
    3. Preparazione del condimento: In una ciotola, mescola la passata di pomodoro con uno spicchio d’aglio tritato, un pizzico di sale e un filo d’olio. Distribuisci il composto di pomodoro sull’impasto, lasciando un bordo di circa 1 cm.
    4. Aggiunta degli ingredienti: Disponi i filetti di acciughe, le olive taggiasche e i capperi sulla superficie. Aggiungi un altro spicchio d’aglio tritato e una generosa spolverata di origano. Condisci con un altro filo d’olio extravergine di oliva.
    5. Cottura: Inforna la Sardenaira in forno preriscaldato a 220°C per circa 20-25 minuti, fino a quando il bordo sarà dorato e croccante.
    6. Servizio: Lascia raffreddare leggermente prima di tagliare la Sardenaira a quadretti. Servila tiepida o a temperatura ambiente.

    Consigli per la Degustazione

    La Sardenaira è ottima appena sfornata, ma il suo sapore si intensifica se lasciata riposare per qualche ora. Puoi conservarla per un giorno in frigorifero, avvolta in pellicola, e riscaldarla leggermente prima di servirla.

    Un Viaggio Gastronomico in Liguria

    Preparare la Sardenaira è un modo per immergersi nella tradizione ligure e scoprire i sapori autentici di questa regione. Che tu la gusti come antipasto, piatto unico o stuzzichino, questa focaccia ti trasporterà direttamente sulle rive del Mar Ligure, con il profumo del mare e il gusto della semplicità.

    Buona preparazione e buon appetito!

  • Alla Scoperta degli amaretti di Sassello: Un dolce tesoro della Liguria

    Alla Scoperta degli amaretti di Sassello: Un dolce tesoro della Liguria

    La Liguria, terra di mare e monti, è famosa non solo per le sue bellezze paesaggistiche e il suo pesto, ma anche per una tradizione dolciaria che conquista il palato di chiunque la assaggi. Tra i suoi gioielli gastronomici spiccano gli Amaretti di Sassello, biscotti morbidi e fragranti che racchiudono in sé il profumo delle mandorle e la dolcezza della tradizione.

    Sassello e la sua Dolce Tradizione

    Sassello, un piccolo borgo nell’entroterra ligure, è noto come “il paese degli amaretti”. Qui, la ricetta di questi deliziosi biscotti è tramandata di generazione in generazione, custodita come un segreto prezioso. Gli amaretti di Sassello sono caratterizzati da una consistenza morbida all’interno e una leggera crosticina esterna, con un sapore intenso di mandorle e un retrogusto amarognolo che li rende unici.

    Quando e Come Consumarli

    Gli amaretti di Sassello sono perfetti in qualsiasi momento della giornata. Possono essere gustati come dolce fine pasto, accompagnati da un bicchiere di vino passito o da un caffè ristretto. Sono anche ideali come merenda o come piccolo peccato di gola da sgranocchiare durante una pausa. Inoltre, grazie alla loro consistenza morbida, sono spesso utilizzati come ingrediente per preparare dessert più elaborati, come torte o semifreddi.

    Durante le festività, gli amaretti di Sassello diventano protagonisti delle tavole liguri, soprattutto a Natale e Pasqua, quando vengono serviti come simbolo di dolcezza e convivialità.

    La Ricetta Tradizionale degli Amaretti di Sassello

    Se vuoi cimentarti nella preparazione degli amaretti di Sassello in casa, ecco la ricetta tradizionale. Con pochi ingredienti e un po’ di pazienza, potrai portare in tavola un pezzo di Liguria.

    Ingredienti (per circa 20 amaretti):

    • 200 g di mandorle dolci pelate
    • 100 g di zucchero semolato
    • 100 g di zucchero a velo
    • 2 albumi
    • 1 cucchiaino di essenza di mandorle amare (o 3 gocce di aroma)
    • Zucchero a velo q.b. per la decorazione

    Procedimento:

    1. Tostatura delle mandorle: Inforna le mandorle a 180°C per circa 5-7 minuti, fino a quando saranno leggermente dorate. Fai attenzione a non bruciarle. Una volta pronte, lasciale raffreddare.
    2. Tritatura: Tritare finemente le mandorle tostate con un mixer o un tritatutto, fino a ottenere una farina grossolana. Aggiungi lo zucchero semolato e continua a tritare per amalgamare bene i due ingredienti.
    3. Impasto: In una ciotola, monta leggermente gli albumi con una frusta. Aggiungi l’essenza di mandorle amare e unisci il composto di mandorle e zucchero. Mescola fino a ottenere un impasto omogeneo e compatto.
    4. Formazione degli amaretti: Con le mani leggermente inumidite, forma delle palline di circa 2-3 cm di diametro. Rotola ogni pallina nello zucchero a velo, assicurandoti che siano ben ricoperte.
    5. Cottura: Disponi gli amaretti su una teglia ricoperta di carta forno, lasciando un po’ di spazio tra uno e l’altro. Cuoci in forno preriscaldato a 160°C per circa 15-20 minuti, fino a quando saranno leggermente dorati.
    6. Raffreddamento: Una volta cotti, lascia raffreddare gli amaretti sulla teglia per qualche minuto, poi trasferiscili su una gratella per completare il raffreddamento.

    Consigli per la Degustazione

    Gli amaretti di Sassello sono deliziosi appena sfornati, ma il loro sapore si intensifica dopo un giorno o due, quando gli aromi si sono ben amalgamati. Conservali in un contenitore ermetico per mantenere la loro morbidezza.

    Un Dolce Ricordo della Liguria

    Preparare gli amaretti di Sassello in casa è un modo per immergersi nella tradizione ligure e portare un po’ di questa regione nella propria cucina. Che tu li gusti da solo o li condivida con amici e familiari, questi biscotti ti regaleranno un momento di autentica dolcezza.

    Buona preparazione e buon appetito!

  • Canestrelli: i biscotti della tradizione ligure

    Canestrelli: i biscotti della tradizione ligure

    La Liguria è una regione che sa conquistare con i suoi sapori unici, e tra i suoi dolci tradizionali spiccano i Canestrelli, biscotti croccanti e friabili che raccontano storie di antiche ricette e sapori autentici. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di questi deliziosi biscotti: dalla loro storia ai segreti per prepararli in casa, passando per il periodo migliore per gustarli.


    La storia dei Canestrelli Liguri: un dolce dalle radici antiche

    I Canestrelli sono biscotti tipici della Liguria, in particolare delle zone di Torriglia e dell’entroterra genovese. Le loro origini risalgono al Medioevo, quando venivano preparati con ingredienti semplici e facilmente reperibili, come farina, burro e zucchero.

    Il nome “Canestrelli” deriva dalla forma tradizionale di questi biscotti, che un tempo venivano cotti in stampi di ferro decorati, simili a piccoli canestri. Questi stampi, riscaldati sul fuoco, donavano ai biscotti una consistenza croccante e una superficie decorata con motivi floreali o geometrici.

    Oggi, i Canestrelli sono uno dei dolci più amati della Liguria, simbolo di festività e momenti di convivialità.


    Quando e dove gustare i Canestrelli Liguri

    I Canestrelli Liguri sono biscotti che si possono gustare tutto l’anno, ma sono particolarmente apprezzati durante le festività natalizie e pasquali. Sono perfetti per accompagnare un caffè, un tè o un bicchiere di vino dolce, come il passito ligure.

    Se visiti la Liguria, troverai i Canestrelli nelle pasticcerie tradizionali e nei negozi di prodotti tipici, soprattutto nelle zone dell’entroterra genovese. Sono un’ottima idea per un regalo gourmet o per portare a casa un pezzo di Liguria.


    Ricetta dei Canestrelli Liguri: come prepararli a casa

    Preparare i Canestrelli Liguri a casa è un’ottima occasione per sperimentare la pasticceria ligure. Ecco la ricetta tradizionale per circa 30 biscotti:

    Ingredienti:

    • 300 g di farina 00
    • 150 g di burro freddo
    • 100 g di zucchero
    • 1 tuorlo d’uovo
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    • Un pizzico di sale
    • Zucchero a velo per decorare

    Preparazione:

    1. Impasto: In una ciotola, unisci la farina, lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungi il burro freddo a cubetti e lavora l’impasto con le mani fino a ottenere una consistenza sabbiosa.
    2. Completamento dell’impasto: Aggiungi il tuorlo d’uovo e l’estratto di vaniglia, e lavora l’impasto fino a formare una palla liscia. Avvolgi l’impasto nella pellicola e lascialo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
    3. Formazione dei biscotti: Stendi l’impasto su una superficie infarinata fino a uno spessore di circa 5 mm. Usa una formina rotonda o tradizionale a forma di fiore per ricavare i biscotti.
    4. Cottura: Disponi i biscotti su una teglia foderata con carta forno e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti, fino a quando i bordi saranno leggermente dorati.
    5. Decorazione: Lascia raffreddare i Canestrelli e spolverizzali con zucchero a velo prima di servirli.

    Consigli:

    • Per un tocco in più, puoi aggiungere la scorza grattugiata di un limone all’impasto.
    • Se vuoi mantenere la tradizione, puoi cercare gli stampi di ferro per Canestrelli, che donano ai biscotti la loro forma caratteristica.

    Perché i Canestrelli Liguri sono un dolce da provare

    I Canestrelli Liguri sono un dolce che conquista per la loro semplicità e la loro consistenza croccante. Rappresentano l’essenza della pasticceria ligure, fatta di ingredienti genuini e sapori autentici.

    Se ami i dolci tradizionali e vuoi portare un po’ di Liguria nella tua cucina, i Canestrelli Liguri sono la scelta perfetta. Preparali a casa o assaggiali durante una visita in Liguria: ti regaleranno un momento di dolcezza e tradizione.

  • Baci di Alassio: i dolci romantici della riviera ligure

    Baci di Alassio: i dolci romantici della riviera ligure

    La Liguria è una terra ricca di dolci tradizionali, e tra questi spiccano i Baci di Alassio, deliziosi biscotti che raccontano una storia d’amore e di dolcezza. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di questi dolci tipici: dalla loro affascinante storia ai segreti per prepararli in casa, passando per il periodo migliore per gustarli.


    La storia dei Baci di Alassio: un dolce nato da un amore segreto

    I Baci di Alassio sono dolci tipici della cittadina di Alassio, nella Riviera Ligure di Ponente. La loro storia risale alla fine dell’Ottocento e si intreccia con una romantica leggenda. Si narra che una giovane pasticcera di Alassio si innamorò perdutamente di un ragazzo svizzero, figlio di un ricco albergatore. I due innamorati si scambiavano messaggi segreti nascosti tra due morbidi biscotti, uniti da uno strato di cioccolato.

    Questi dolci, inizialmente chiamati “Baci d’amore”, divennero presto famosi in tutta la Liguria e oltre, trasformandosi in un simbolo di romanticismo e dolcezza. Oggi, i Baci di Alassio sono uno dei prodotti più amati della pasticceria ligure, apprezzati per la loro consistenza morbida e il loro sapore delicato.


    Quando e dove gustare i Baci di Alassio

    I Baci di Alassio sono dolci che si possono gustare tutto l’anno, ma sono particolarmente apprezzati durante le festività e nelle occasioni speciali, come San Valentino o anniversari. Sono perfetti per accompagnare un caffè, un tè o un bicchiere di vino dolce.

    Se visiti Alassio, troverai i Baci di Alassio nelle pasticcerie tradizionali e nei negozi di prodotti tipici. Sono un’ottima idea per un regalo gourmet o per portare a casa un pezzo di Liguria.


    Ricetta dei Baci di Alassio: come prepararli a casa

    Preparare i Baci di Alassio a casa è un’ottima occasione per sperimentare la pasticceria ligure. Ecco la ricetta tradizionale per circa 20 biscotti:

    Ingredienti:

    • 200 g di farina 00
    • 200 g di mandorle pelate e tritate finemente
    • 200 g di zucchero
    • 2 albumi
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    • 100 g di cioccolato fondente
    • Zucchero a velo per decorare

    Preparazione:

    1. Impasto: In una ciotola, mescola la farina, le mandorle tritate e lo zucchero. Aggiungi gli albumi e l’estratto di vaniglia, e lavora l’impasto fino a ottenere un composto omogeneo.
    2. Formazione dei biscotti: Con l’impasto, forma delle palline delle dimensioni di una noce e disponile su una teglia foderata con carta forno. Schiacciale leggermente con il palmo della mano.
    3. Cottura: Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti, fino a quando i bordi saranno leggermente dorati. Lascia raffreddare i biscotti.
    4. Riempimento: Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria. Prendi due biscotti e uniscili con una cucchiaiata di cioccolato fuso al centro.
    5. Decorazione: Spolverizza i Baci di Alassio con zucchero a velo prima di servirli.

    Consigli:

    • Per un tocco in più, puoi aggiungere una scorza di limone grattugiata all’impasto.
    • Se preferisci, puoi usare cioccolato al latte o bianco al posto del cioccolato fondente.

    Perché i Baci di Alassio sono un dolce da provare

    I Baci di Alassio sono un dolce che conquista per la loro semplicità e il loro sapore delicato. Rappresentano l’essenza della pasticceria ligure, fatta di ingredienti genuini e sapori autentici.

    Se ami i dolci tradizionali e vuoi portare un po’ di Liguria nella tua cucina, i Baci di Alassio sono la scelta perfetta. Preparali a casa o assaggiali durante una visita ad Alassio: ti regaleranno un momento di dolcezza e romanticismo.

  • Coniglio alla ligure: il piatto tradizionale tra monti e mare

    Coniglio alla ligure: il piatto tradizionale tra monti e mare

    La Liguria è una regione che sa unire i sapori del mare e della montagna in piatti unici e indimenticabili. Tra questi, il Coniglio alla Ligure spicca per il suo sapore ricco e aromatico, frutto di una tradizione culinaria che valorizza ingredienti semplici e genuini. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di questo piatto: dalla sua storia ai segreti per prepararlo in casa, passando per il periodo migliore per gustarlo.


    La storia del Coniglio alla Ligure: un piatto di tradizione contadina

    Il Coniglio alla Ligure è un piatto dalle origini antiche, legato alla cucina contadina e alla necessità di utilizzare ingredienti locali e di facile reperibilità. La Liguria, con il suo territorio variegato tra monti e mare, ha sempre avuto una tradizione di allevamento di conigli, animali che richiedono poche risorse e si adattano bene ai terreni collinari.

    La ricetta del Coniglio alla Ligure è un perfetto esempio di come la cucina povera possa trasformarsi in un piatto ricco di sapore. Gli ingredienti principali – coniglio, olive taggiasche, pinoli e vino bianco – riflettono la cultura e i prodotti tipici della regione, creando un equilibrio tra sapori dolci, salati e aromatici.


    Quando e dove gustare il Coniglio alla Ligure

    Il Coniglio alla Ligure è un piatto che si può gustare tutto l’anno, ma è particolarmente apprezzato durante i mesi autunnali e invernali, quando i sapori robusti e riscaldanti sono più graditi. È ideale per una domenica in famiglia o per una cena speciale, accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco ligure.

    Se visiti la Liguria, troverai il Coniglio alla Ligure nei menu dei ristoranti tradizionali, soprattutto nelle zone interne e collinari, dove la cucina contadina è ancora protagonista. È un piatto che ti farà sentire parte della cultura ligure, con il suo sapore autentico e genuino.


    Ricetta del Coniglio alla Ligure: come prepararlo a casa

    Preparare il Coniglio alla Ligure a casa è un’ottima occasione per portare i sapori della Liguria nella tua cucina. Ecco la ricetta tradizionale per 4-6 persone:

    Ingredienti:

    • 1 coniglio (circa 1,5 kg), tagliato a pezzi
    • 100 g di olive taggiasche denocciolate
    • 50 g di pinoli
    • 2 spicchi d’aglio
    • 1 rametto di rosmarino
    • 2 foglie di alloro
    • 200 ml di vino bianco secco
    • 400 ml di passata di pomodoro
    • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva ligure
    • Sale q.b.
    • Pepe nero q.b.
    • Farina per infarinare il coniglio

    Preparazione:

    1. Preparazione del coniglio: Lava e asciuga i pezzi di coniglio, quindi infarinali leggermente.
    2. Rosolatura: In una padella capiente, scalda l’olio extravergine d’oliva e fai dorare i pezzi di coniglio a fuoco medio, girandoli per uniformare la cottura. Togli il coniglio e tienilo da parte.
    3. Soffritto: Nella stessa padella, aggiungi l’aglio schiacciato, il rosmarino e l’alloro. Fai insaporire per qualche minuto, poi versa il vino bianco e lascia sfumare.
    4. Cottura: Aggiungi la passata di pomodoro, le olive taggiasche e i pinoli. Mescola bene, poi rimetti il coniglio nella padella. Copri e cuoci a fuoco basso per circa 1 ora e 30 minuti, girando di tanto in tanto e aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.
    5. Servizio: A fine cottura, regola di sale e pepe e servi il Coniglio alla Ligure caldo, accompagnato da polenta, patate arrosto o un contorno di verdure di stagione.

    Consigli:

    • Per un sapore ancora più intenso, puoi marinare il coniglio per qualche ora con vino bianco, aglio e rosmarino prima della cottura.
    • Se non trovi le olive taggiasche, puoi sostituirle con altre olive nere, ma il sapore autentico della ricetta potrebbe leggermente cambiare.

    Perché il Coniglio alla Ligure è un piatto da provare

    Il Coniglio alla Ligure è un piatto che conquista per il suo equilibrio di sapori e la sua semplicità. Rappresenta l’essenza della cucina ligure, fatta di ingredienti poveri ma trasformati in qualcosa di speciale.

    Se ami i piatti tradizionali e vuoi portare un po’ di Liguria nella tua cucina, il Coniglio alla Ligure è la scelta perfetta. Preparalo a casa o assaggialo durante una visita in Liguria: ti regalerà un momento di autentica bontà.

  • Torta di riso ligure: il salato tradizionale con la prescinseua

    Torta di riso ligure: il salato tradizionale con la prescinseua

    La Liguria è una regione che sa stupire con i suoi piatti unici, e la Torta di Riso è uno di questi. A differenza di altre versioni dolci, la Torta di Riso ligure è un piatto salato, caratterizzato dall’uso della prescinseua, un formaggio fresco tipico del territorio. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di questa ricetta tradizionale: dalla sua storia ai segreti per prepararla in casa, passando per il periodo migliore per gustarla.


    La storia della Torta di Riso ligure: un piatto semplice e genuino

    La Torta di Riso ligure ha origini antiche e umili, legate alla cucina contadina e alla necessità di utilizzare ingredienti semplici e disponibili localmente. La prescinseua, un formaggio fresco dalla consistenza morbida e leggermente acidula, è l’ingrediente che rende unico questo piatto.

    Questo formaggio, simile alla ricotta ma più liquido e fermentato, era tradizionalmente prodotto nelle case liguri e utilizzato in diverse ricette, tra cui appunto la Torta di Riso. Il riso, unito alla prescinseua, alle uova e ad altri ingredienti semplici, dava vita a un piatto nutriente e sostanzioso, perfetto per le famiglie della zona.

    Oggi, la Torta di Riso è un simbolo della cucina genovese, apprezzata per il suo sapore delicato e la sua versatilità.


    Quando e dove gustare la Torta di Riso ligure

    La Torta di Riso ligure è un piatto che si può gustare tutto l’anno, ma è particolarmente apprezzato durante le festività e nelle occasioni speciali. È ideale come antipasto, piatto unico o accompagnamento a insalate e verdure di stagione.

    Se visiti la Liguria, in particolare Genova e dintorni, troverai la Torta di Riso nei menu dei ristoranti tradizionali e nelle trattorie locali. È un piatto che racconta la storia e la cultura del territorio, perfetto per chi vuole assaporare l’autenticità della cucina ligure.


    Ricetta della Torta di Riso ligure: come prepararla a casa

    Preparare la Torta di Riso ligure a casa è semplice, anche se la prescinseua può essere difficile da trovare fuori dalla Liguria. In sua assenza, puoi utilizzare un mix di ricotta e yogurt greco per avvicinarti al sapore originale oppure dello stracchino o della crescenza. Ecco la ricetta tradizionale per 6-8 persone:

    Ingredienti:

    • 300 g di riso Arborio o Carnaroli
    • 500 g di prescinseua (o in alternativa 300 g di ricotta e 200 g di yogurt greco)
    • 4 uova
    • 100 g di parmigiano reggiano grattugiato
    • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva ligure
    • Sale q.b.
    • Pepe nero q.b.
    • Burro e pangrattato per la teglia

    Preparazione:

    1. Cottura del riso: Lessa il riso in abbondante acqua salata fino a quando sarà al dente. Scola e lascia raffreddare.
    2. Preparazione del composto: In una ciotola, mescola la prescinseua (o il formaggio morbido che la sostituisce) con le uova, il parmigiano, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero. Aggiungi il riso raffreddato e mescola bene fino a ottenere un composto omogeneo.
    3. Cottura della torta: Imburra e spolverizza con pangrattato una teglia da forno. Versa il composto e livella la superficie. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata.
    4. Servizio: Lascia raffreddare la torta prima di sformarla. Servila a fette, accompagnata da un filo d’olio extravergine d’oliva ligure a crudo.

    Consigli:

    • Se vuoi arricchire la ricetta, puoi aggiungere erbe aromatiche come il prezzemolo o il basilico.
    • La Torta di Riso è ottima sia calda che fredda, perfetta per un picnic o un pranzo al sacco.

    Perché la Torta di Riso ligure è un piatto da provare

    La Torta di Riso ligure è un piatto che racchiude in sé la semplicità e la genuinità della cucina tradizionale. Con il suo sapore delicato e la sua consistenza cremosa, è un vero e proprio viaggio nei sapori autentici della Liguria.

    Se ami scoprire i piatti tipici delle regioni italiane, la Torta di Riso ligure è una tappa obbligata nel tuo viaggio culinario. Preparala a casa o assaggiala durante una visita in Liguria: ti conquisterà con il suo sapore unico e la sua storia affascinante.