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  • Foliage in Liguria: Dove ammirare la magia d’Autunno nei parchi naturali

    Foliage in Liguria: Dove ammirare la magia d’Autunno nei parchi naturali

    L’estate domina sulle spiagge, ma è nelle terre alte che l’autunno in Liguria dà il meglio di sé, inscenando uno spettacolo naturale di rara bellezza: il foliage. È il momento in cui i boschi si infiammano, esplodendo in un caleidoscopio di colori caldi che vanno dal giallo oro al rosso fuoco, dal arancio intenso al porpora.

    Lasciarsi avvolgere da questo turbinio di colori, dal profumo di muschio e terra umida e dal suono scricchiolante delle foglie sotto i piedi è un’esperienza che rigenera l’anima. E la Liguria, con la sua rete di parchi naturali, offre alcuni dei palcoscenici più spettacolari per assistere a questa magia.

    Ecco una guida per inseguire l’autunno nei suoi angoli più suggestivi.

    I Parchi dove lo Spettacolo è Garantito

    1. Parco Naturale Regionale del Beigua (SV/GE)
    Il Gigante dei Due Mari offre alcuni dei percorsi più belli per il foliage.

    • Dove andare: La Foresta della Deiva a Sassello è un mare di faggi e castagni che in autunno si trasforma in un quadro dai colori accesi. Per un’esperienza panoramica, percorri un tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri sul Passo del Faiallo, da dove lo sguardo spazia sul mare e su un’infinità di montagne colorate.
    • In più: La scusa perfetta per concludere la passeggiata assaggiando i famosissimi amaretti di Sassello.

    2. Parco Naturale Regionale dell’Aveto (GE)
    Nell’entroterra del Tigullio, questo parco è un vero e proprio polmone verde con foreste secolari e atmosfere nordiche.

    • Dove andare: Il sentiero per la Cascata della Ravezza, nella Foresta delle Lame, è un’immersione totale in un ambiente fatato, dove i colori autunnali si riflettono nelle acque spumeggianti. Per i più allenati, l’Anello della Scoglina offre viste mozzafiato che spaziano dal Mar Ligure alle Alpi.
    • In più: Il foliage qui è spesso accompagnato dal bramito dei cervi in amore, un suono primordiale che rende l’atmosfera ancor più magica.

    3. Parco Naturale Regionale dell’Antola (GE)
    Un altro gioiello del Genovesato, dove la natura si specchia nelle acque tranquille.

    • Dove andare: Il percorso ad anello attorno al Lago del Brugneto, il bacino più grande della Liguria, è semplicemente spettacolare in autunno. Le faggete e i boschi misti che circondano il lago creano un effetto caleidoscopico i cui colori si raddoppiano riflettendosi sull’acqua.
    • In più: Il sentiero è adatto a tutti e perfetto per una gita in famiglia.

    4. Parco Nazionale delle Cinque Terre (SP)
    Qui il foliage ha un carattere unico, dove la natura si fonde con il lavoro dell’uomo.

    • Dove andare: I terrazzamenti sono i protagonisti. In autunno non sono solo le viti a colorarsi di rosso e oro, ma anche gli alberi da frutto e la macchia mediterranea che costeggiano i sentieri. Percorrere la Via dei Santuari o il sentiero AV5T offre panorami incredibili dove il blu del mare fa da contrasto ai colori caldi della terra.
    • In più: È la stagione della vendemmia e della raccolta delle olive, aggiungendo attività e profumi autentici alla vostra visita.

    5. Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra-Vara (SP)
    Nel levante, questo parco unisce il fascino del fiume a quello del promontorio.

    • Dove andare: Il versante fluviale del Promontorio del Caprione, tra roverelle e cerri, offre un foliage dolce e suggestivo. Il classico percorso che da Bocca di Magra porta a Lerici passando per il borgo di Montemarcello è ideale per una passeggiata autunnale non troppo impegnativa.
    • In più: La Val di Vara, con il suo fiume e i boschi incontaminati, è un altro angolo perfetto per cercare i colori dell’autunno.

    6. Boschi del Melogno e della Barbottina (SV)
    Tra Finale Ligure e Calizzano, si trovano queste foreste demaniali maestose.

    • Dove andare: La Foresta della Barbottina ospita faggi monumentali secolari, alti fino a 50 metri. Vederli in autunno è un’esperienza maestosa. I sentieri del Colle del Melogno sono perfetti per escursioni a piedi o in mountain bike.
    • In più: La zona è un crocevia di antiche vie e si trova vicino ai famosi borghi dell’entroterra savonese.

    7. Parco Naturale delle Alpi Liguri (IM)
    Nell’estremo ponente, al confine con la Francia, il parco custodisce angoli di natura selvaggia.

    • Dove andare: Il Bosco di Rezzo, con la sua faggeta (la più estesa della Liguria) e i suoi antichi ponti romani, in ottobre e novembre si tinge di incredibili sfumature gialle e arancioni. Esplorare la Valle Arroscia e la Valle Argentina in questo periodo regala panorami indimenticabili.
    • In più: L’abbinamento perfetto con una visita ai borghi di Rezzo e Molini di Triora.

    Consigli per un’Escursione Perfetta

    • Quando andare: Il periodo migliore va da metà ottobre a metà novembre, ma dipende molto dall’altitudine e dall’andamento climatico. I fondovalle colorano prima, le quote più alte dopo.
    • Cosa indossare: Scarpe da trekking comode, abbigliamento a strati (a cipolla), un k-way. Le mattine possono essere fresche, ma si scalda durante il giorno.
    • Cosa portare: Una macchina fotografica, acqua e uno spuntino energetico per godersi il panorama in tutta tranquillità.
    • Rispetta la natura: Raccogli i tuoi rifiuti, rimani sui sentieri segnati e non cogliere rami o foglie. Lascia tutto così com’è per chi verrà dopo di te.

    L’autunno in Liguria è una stagione lenta e preziosa. Perdersi nei suoi boschi colorati è il modo migliore per dire addio all’estate e accogliere l’inverno con il cuore pieno di bellezza.

    Quale di questi parchi hai voglia di esplorare per primo?

  • In Sella alla Bellezza: Scoprire la Liguria sulla Ciclovia Tirrenica

    In Sella alla Bellezza: Scoprire la Liguria sulla Ciclovia Tirrenica

    Immaginate di pedalare sospesi tra il blu del mare e il verde delle montagne, con il vento tra i capelli e il profumo del salmastro e della macchia mediterranea. Questo non è un sogno, ma l’esperienza che regala la Ciclovia Tirrenica in Liguria, un itinerario mozzafiato che si snoda per 460 chilometri lungo l’intero arco costiero, da Ventimiglia a Sarzana.

    Nata dal progetto nazionale del Sistema delle Ciclovie Turistiche, questa route non è solo un’infrastruttura per ciclisti, ma un invito a vivere la Liguria con lentezza, scoprendo angoli nascosti, borghi marinari e sapori autentici che solo un viaggio a due ruote può regalare.

    Come Raggiungerla e Percorrerla

    La Ciclovia Tirrenica è un percorso in fase di completamento, che alterna tratti dedicati e sicuri ad altri su strade secondarie a basso traffico. L’ideale è affrontarla a tappe, scegliendo i segmenti più adatti alle proprie capacità.

    • Punto di Partenza: Il via simbolico è a Ventimiglia, al confine con la Francia, facilmente raggiungibile in treno con le stazioni di Ventimiglia e Bordighera.
    • In treno: La linea ferroviaria Genova-Ventimiglia è la tua migliore amica. Permette di raggiungere facilmente qualsiasi punto di inizio e di tornare indietro senza dover rifare la strada. Le ferrovie regionali sono bike-friendly.
    • In auto: Puoi parcheggiare nelle città più grandi (Savona, Genova, La Spezia) e usare il treno per spostarti al punto di partenza scelto.
    • Dove pedalare in sicurezza: Alcuni dei tratti più spettacolari e già completati includono:
      • La Pista Ciclabile del Ponente: Da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare, lunga circa 24 km, quasi interamente sul mare.
      • Cogoleto – Arenzano: Un tratto pianeggiante e panoramico di circa 5 km, perfetto per famiglie.
      • La Ciclopista del Levante: Da Levanto alla Framura, un percorso di 5 km su ex sede ferroviaria, con gallerie illuminate e vista mare strepitosa.

    Cosa Vedere Lungo il Percorso: Una Guida per Tappe

    La ciclovia è un susseguirsi di emozioni. Ecco alcune perle da non perdere, da ponente a levante:

    1. Riviera dei Fiori (da Ventimiglia ad Imperia): Pedala tra i colori e i profumi dei famosi fiori coltivati. Tappa a Bordighera per il suo centro storico e i giardini botanici, e a Sanremo per la sua eleganza Belle Époque e il Casinò.
    2. Il Centro di Imperia: Scopri il fascino dei due centri storici: Porto Maurizio con il suo maestoso carruggio e Oneglia, patria dell’olio extravergine.
    3. Savona e il suo Entroterra: Oltre alla fortezza del Priamàr, vale una deviazione Finale Ligure, paradiso non solo per i ciclisti ma anche per gli amanti del mare e del rock climbing.
    4. Genova: La Superba: Attraversare la città in bicicletta è un’esperienza. Dal porto antico con l’Acquario, risalire verso Nervi per la sua famosa Passeggiata Anita Garibaldi a picco sul mare.
    5. Tigullio: Tra Glamour e Tradizione: RapalloSanta Margherita Ligure e la mitica Portofino (da raggiungere con una scarpinata!). Ma non perdere Sestri Levante con la sua Baia delle Favole.
    6. Le Cinque Terre e oltre: Il tratto più epico. La ciclovia qui si fa più impegnativa ma regala panorami indimenticabili su Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Proseguendo, si raggiunge La Spezia e si chiude a Sarzana, con il suo centro storico medievale.

    Cosa Assaggiare: Il Carburante del Ciclista

    Pedalare fa venire fame! La ciclovia è anche un tour enogastronomico. Ecco cosa assaggiare tappa per tappa:

    • Al Confine con la Francia: La Focaccia di Ventimiglia è più spessa e soffice, da provare con il formaggio.
    • In Riviera dei Fiori: I sardenaira (la pizza all’Andrea sanremese) e i violini di prosciutto di Pigna.
    • Ad Imperia: È d’obbligo una sosta per assaggiare l’olio extravergine di oliva Taggiasca e i frisciöi (frittelle di verdure).
    • A Savona: La torta di riso e la pasta con il pesto di fave (marò).
    • A Genova: Il pesto alla genovese sulla trofie, la focaccia col formaggio di Recco e le farinata.
    • In Tigullio: I gattafin (ravioli fritti) di Levanto e il pesce fresco in tutte le sue varianti.
    • Nelle Cinque Terre: Il vino Sciacchetrà (un passito prezioso) e le accughe ripiene.
    • A Sarzana: I testaroli al pesto, un primo piatto unico della Lunigiana.

    Consigli Pratici per la Viaggio

    • Pianifica: Usa il Geoportale della Regione Liguria per studiare il percorso, vedere i tratti completati e pianificare le tue tappe.
    • Prepara la bici: Verifica freni e gomme. Un mix di salite e discese richiede buoni rapporti.
    • Mettiti in sicurezza: Casco sempre, luce anteriore e posteriore per le gallerie, e un campanello.
    • Viaggia leggero: Porta solo l’essenziale. Ci sono borghi e paesi dove rifornirsi di acqua e cibo.
    • Rispetta: Rispetta il codice della strada, i pedoni e l’ambiente che stai attraversando.

    La Ciclovia Tirrenica è più di un percorso: è un modo di viaggiare, di assaporare il territorio e di sentirsi parte di un paesaggio unico al mondo. Tutta da pedalare, tutta da vivere.

    Hai già percorso qualche tratto della Ciclovia Tirrenica? Quale ti ha emozionato di più?

  • Funghi in Liguria: Una Guida alla Ricerca, al Gusto e alle Tradizioni dell’Autunno

    Funghi in Liguria: Una Guida alla Ricerca, al Gusto e alle Tradizioni dell’Autunno

    L’autunno in Liguria non significa solo mare calmo e colori pastello. Per molti, è la stagione del profumo dei boschi umidi, del fruscio delle foglie sotto i piedi e dell’emozione della caccia al tesoro più gustosa dell’anno: la ricerca dei funghi.

    Il territorio ligure, con il suo 73% di superficie boschiva (la più alta in Italia!), si trasforma in un paradiso per i fungaioli, offrendo una straordinaria varietà di specie e paesaggi incredibili. Ecco la tua guida essenziale per orientarti in questo affascinante mondo.

    Dove Andare: I Boschi d’Oro della Liguria

    La tradizione della raccolta funghi è profondamente radicata in tutta la regione. Ecco alcune delle zone più rinomate, da Ponente a Levante:

    1. Alpi Liguri (Pigna, Triora): L’estremo ponente offre foreste sterminate e una concorrenza… più italiana che francese! I boschi attorno ai borghi medievali di Pigna e Triora (il paese delle streghe) sono ricchissimi di faggi, larici e pascoli alpini che regalano porcini, finferli e gallinacci.
    2. Valle Argentina e Valle Arroscia: Nell’entroterra di Imperia, le valli nascondono boschi antichi. La foresta di Gerbonte (Triora) e la magnifica faggeta di Rezzo sono luoghi ideali. Ad Aquila di Arroscia sono famosi i pregiati ovuli, mentre a Mendatica spuntano le mazze di tamburo.
    3. Alta Val Bormida (Bardineto, Calizzano): Zona di confine tra Liguria e Piemonte, celebre per le sue faggete secolari. Bardineto organizza addirittura la “Festa nazionale del Fungo d’Oro”, mentre i boschi del Colle del Melogno a Calizzano sono leggendari.
    4. Parco del Beigua (Sassello, Urbe): I valloni umidi e ombrosi del versante settentrionale del Beigua sono perfetti per lo sviluppo dei funghi. I boschi di castagni e querce di Sassello e Urbe sono meta di appassionati da tutta la regione.
    5. L’Entroterra di Genova (Valli Scrivia, Stura, Fontanabuona): Un reticolo infinito di valli ricche di sorprese.
      • Valle Scrivia (Busalla, Ronco Scrivia): boschi profumati di porcini.
      • Valle Stura (Campo Ligure, Rossiglione): castagneti dove cercare ovuli e porcini.
      • Val Fontanabuona (Lumarzo, Ne): zona selvatica e poco frequentata, ideale per chi cerca tranquillità.
    6. Val d’Aveto: Un vero polmone verde. Le Foreste demaniali delle Lame e le pendici del Monte Penna e Monte Zatta offrono boschi sconfinati per i fungaioli più esperti. Attenzione alle norme del Parco dell’Aveto!
    7. Val di Vara (Sesta Godano, Varese Ligure): Il cuore del biologico spezzino. Qui si impara a distinguere il porcino di faggio (più chiaro) da quello di castagno (più scuro). Un’area incontaminata che regala gusti eccezionali.
    8. Le Cinque Terre (Volastra, Campiglia): Anche il Parco Nazionale nasconde sorprese! Nelle sugherete e tra i lecci dei versanti più umidi e riparati dei borghi alti come Volastra e Campiglia, possono spuntare colombine e, con fortuna, anche porcini neri.

    Rispetto e Sicurezza: Le Regole d’Oro del Fungaiolo

    La raccolta funghi è un piacere che va praticato con responsabilità.

    • Controllo Obbligatorio: Appena raccolti, i funghi devono essere controllati gratuitamente dagli esperti dell’ASL (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – SIAN). Non affidarti al fai-da-te: un errore può essere fatale.
    • Tesserino e Limitazioni: In molte delle 34 aree consortili della Liguria è necessario il tesserino per la raccolta. Il limite massimo è di 3 kg a persona al giorno.
    • Attrezzatura Giusta: Usa sempre un cestino di vimini (per disperdere le spore e far crescere nuovi funghi) e un coltello. Sono vietati rastrelli e uncini.
    • Raccogli solo ciò che conosci: Lascia sul posto gli esemplari troppo giovani (cappello inferiore a 4 cm), vecchi o che non riconosci con certezza.

    Come Gustarli: I Piatti della Tradizione Ligure

    Una volta controllati e dichiarati commestibili, il vero spettacolo è in cucina. La tradizione ligure li valorizza in piatti semplici e gustosi.

    • I Porcini: Sono i re della tavola. Trifolati con aglio, prezzemolo e olio extravergine ligure sono un piatto sublime. Ottimi anche per condire un risotto cremoso o per arricchire taglieri di carne.
    • I Finferli (Galletti): Il loro colore giallo e il sapore leggermente pepato li rendono perfetti per un condimento per pasta fresca (trofie o tagliatelle) o per un contorno che accompagna salumi e formaggi.
    • Le Colombine: Dal cappello violaceo, sono ottime fritte in pastella o trifolate.
    • Il Barbexin (Grifola): Un fungo raro e prelibato della Valtrebbia, dalla forma a cespuglio. Si presta benissimo alla conservazione sott’olio.
    • Le Mazze di Tamburo: Impanate e fritte, diventano delle fettine croccanti che piacciono a tutti, soprattutto ai bambini.

    Cosa Abbinarli? Vini della Terra

    Il sapore terreo e intenso dei funghi chiede vini strutturati ma non invasivi.

    • Con i porcini trifolati o il risotto: Un Rossese di Dolceacqua (rosso) della Riviera di Ponente, fruttato e speziato, o un Ciliegiolo dell’entroterra spezzino.
    • Con funghi in umido o su crostini: Un Vermentino dei Colli di Luni, più strutturato e minerale, regge bene l’intensità del piatto.
    • Con i funghi fritti: Uno spumante metodo classico Granaccia o un Pigato giovane e fresco, per pulire il palato tra una frittura e l’altra.

    Andare per funghi in Liguria è più di una semplice passeggiata: è un’immersione totale nella cultura e nei sapori autentici dell’entroterra. È l’emozione della ricerca, il rispetto per la natura e la gioia di portare in tavola il profumo del bosco.

    Hai mai partecipato a una “caccia al fungo” in Liguria? Qual è il tuo piatto preferito?

  • Acciughe di Monterosso: il tesoro salato delle Cinque Terre

    Acciughe di Monterosso: il tesoro salato delle Cinque Terre

    Le acciughe di Monterosso sono uno dei prodotti più pregiati della Liguria, un vero e proprio Presidio Slow Food che racchiude secoli di tradizione marinara. Piccole, saporite e lavorate con metodi antichi, queste acciughe sono un’eccellenza gastronomica da scoprire.


    Cosa sono le Acciughe di Monterosso?

    Le acciughe di Monterosso (“ansjöe” in dialetto ligure) sono acciughe del Mar Ligure (Engraulis encrasicolus), pescate tra aprile e settembre e lavorate artigianalmente secondo tecniche tradizionali.

    Le particolarità che le rendono uniche:

    ✔ Pesca sostenibile: Solo con reti a circuizione, per non danneggiare l’ecosistema marino.
    ✔ Lavorazione a mano: Salate e stagionate in barili di legno, come si faceva un tempo.
    ✔ Sapore equilibrato: Meno salate delle comuni acciughe, con una note dolce e una consistenza morbida.


    Dove trovarle?

    📍 Monterosso al Mare (Cinque Terre) – Qui si trovano le antiche saline e i produttori storici.
    📍 Caseifici e pescherie della Liguria – A Genova, La Spezia e Savona.
    📍 Fiere gastronomiche 

    Consiglio: Cercate l’etichetta del Presidio Slow Food per essere sicuri della qualità!


    Quando e come mangiarle?

    Miglior periodo

    • Maggio-settembre: Fresche, marinate o sotto sale.
    • Tutto l’anno: In barattolo (salamoia o sott’olio).

    Come gustarle?

    1. Al naturale: Squisite su pane burro e acciuga (tipico antipasto ligure).
    2. Marinate al limone: Con olio, prezzemolo e aglio.
    3. Fritte: Croccanti e servite con spicchi di limone.
    4. In pasta: Per condire spaghetti o trenette.

    Con cosa abbinarle?

    • 🍷 Vino: Un Vermentino o un Cinque Terre DOC.
    • 🍞 Pane: Focaccia ligure o pane di Altamura.
    • 🧀 FormaggiPecorino fresco o Toma ligure.
    • 🍋 Altri sapori: Olive taggiasche, capperi di Pantelleria.

    3 Ricette per Assaporarle al Meglio

    1. Acciughe marinate al limone

    Ingredienti:

    • 10 acciughe fresche pulite
    • Succo di 2 limoni
    • Olio EVO, aglio, prezzemolo

    Preparazione:

    1. Disponete le acciughe in una ciotola con il limone.
    2. Aggiungete aglio e prezzemolo tritati.
    3. Coprite con olio e lasciate marinare 2 ore.

    2. Pasta con acciughe e mollica croccante

    Ingredienti:

    • Spaghetti
    • Acciughe sotto sale dissalate
    • Pangrattato, pinoli, uvetta

    Preparazione:

    1. Rosolate le acciughe in olio con aglio.
    2. A parte, tostate pangrattato, pinoli e uvetta.
    3. Saltate la pasta nel sughetto e completate con la mollica croccante.

    3. Acciughe ripiene (Bagnun)

    Ingredienti:

    • Acciughe aperte a libro
    • Pangrattato, pinoli, prezzemolo

    Preparazione:

    1. Mescolate il ripieno con olio e aromi.
    2. Farcite le acciughe e cuocetele in forno a 180°C per 10 minuti.

    Curiosità

    ✔ A Monterosso esiste ancora la “Confréia de l’ansjöa”, associazione di pescatori che tutela la tradizione.
    ✔ Le acciughe erano chiamate “il pan dei poveri” per il loro alto valore nutritivo.
    ✔ Una volta, le donne liguri le usavano per insaporire i piatti al posto del sale.


    Conclusione

    Le acciughe di Monterosso non sono solo un ingrediente, ma un pezzo di storia ligure. Che siano marinate, fritte o in pasta, regalano un sapore unico che racconta il mare, il sole e la sapienza dei pescatori delle Cinque Terre.

    Le hai mai provate? 

  • Cosa vedere nei dintorni di La Spezia

    Cosa vedere nei dintorni di La Spezia

    La Spezia è una città affascinante situata in una posizione privilegiata, circondata da bellezze naturali e culturali che vale la pena esplorare. Ecco alcune idee interessanti su cosa vedere nei dintorni di La Spezia.

    • Le Cinque Terre: Queste cinque pittoresche cittadine costiere sono patrimonio dell’umanità UNESCO e offrono paesaggi mozzafiato, sentieri panoramici e deliziosi piatti di pesce fresco. Un giro in barca lungo la costa è un’esperienza da non perdere.
    • Porto Venere: Questo incantevole borgo marinaro è dominato da una maestosa chiesa gotica e offre una vista spettacolare sul Golfo dei Poeti. Le sue stradine strette e i colorati edifici rendono Porto Venere un luogo perfetto per una passeggiata romantica.
    • Lerici: Questa pittoresca cittadina sul mare è famosa per il suo castello medievale e le sue spiagge di sabbia dorata. Un giro in kayak lungo la costa permette di esplorare grotte nascoste e calette appartate.
    • Sarzana: Questa antica città fortificata vanta un ricco patrimonio storico e artistico, con monumenti come la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Forte di Sarzanello. Il mercato settimanale è un ottimo posto per scoprire prodotti locali e artigianato tradizionale.
    • La Val di Vara: Questa valle verde e selvaggia è ideale per escursioni a piedi o in bicicletta alla scoperta di antichi borghi, castelli e mulini ad acqua. Il Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra offre panorami mozzafiato e la possibilità di avvistare la fauna locale.
    • La Lunigiana: Questa regione montuosa e ricca di storia è famosa per i suoi castelli medievali, i borghi in pietra e le tradizioni gastronomiche autentiche. Un tour enogastronomico permette di assaggiare vini locali, formaggi e salumi tipici.
    • Le Alpi Apuane: Queste maestose montagne di marmo offrono numerose opportunità per escursioni, arrampicate e visite alle cave di estrazione. Il Museo del Marmo di Carrara è un luogo interessante per conoscere la storia e la lavorazione di questo pregiato materiale.

    Esplorare i dintorni di La Spezia è un’esperienza indimenticabile che permette di scoprire la bellezza e la ricchezza culturale della regione. Che tu sia appassionato di storia, amante della natura o semplicemente alla ricerca di relax, c’è qualcosa per tutti in questa terra di meraviglie. Buon viaggio!

  • Cosa vedere nei dintorni di Genova

    Cosa vedere nei dintorni di Genova

    Genova è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali, ma oltre ai suoi tesori cittadini, ci sono anche molte attrazioni da esplorare nei dintorni. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori cose da vedere nei dintorni di Genova, che renderanno il vostro viaggio in Liguria ancora più memorabile.

    • Portofino: Situato a soli 30 minuti di auto da Genova, Portofino è una piccola città costiera famosa per la sua bellezza e il suo lusso. Potete passeggiare lungo il lungomare, visitare il Castello Brown e godervi la vista mozzafiato sul mare. Non dimenticate di assaggiare la cucina locale nei ristoranti della zona.
    • Camogli: Altro gioiello della Riviera Ligure, Camogli è un pittoresco villaggio di pescatori con le sue case colorate e la spiaggia di ciottoli. Potete fare una passeggiata lungo il lungomare, visitare la Basilica di Santa Maria Assunta e assaggiare il famoso focaccia genovese.
    • Cinque Terre: Le Cinque Terre sono un gruppo di cinque pittoreschi villaggi costieri, situati a circa un’ora di treno da Genova. Potete fare escursioni lungo i sentieri che collegano i villaggi, ammirare i panorami mozzafiato e rilassarvi sulle spiagge di sabbia. Non dimenticate di assaggiare il vino locale e le specialità culinarie della zona.
    • Porto Venere: Situata all’estremità occidentale del Golfo dei Poeti, Porto Venere è un affascinante borgo marinaro con le sue case colorate e il castello medievale. Potete visitare la Chiesa di San Pietro, fare un giro in barca per ammirare le grotte marine e godervi una cena romantica con vista sul mare.
    • Parco Naturale Regionale dell’Aveto: Se siete amanti della natura, non potete perdervi una visita al Parco Naturale Regionale dell’Aveto, situato a circa un’ora di auto da Genova. Potete fare escursioni tra boschi di faggi e castagni, ammirare le cascate e godervi la tranquillità della natura incontaminata.

    Queste sono solo alcune delle tante cose da vedere nei dintorni di Genova. Con la sua combinazione unica di storia, cultura e bellezze naturali, la Liguria offre un’esperienza indimenticabile a chiunque decida di esplorare questa meravigliosa regione italiana. Buon viaggio!

  • Gino Paoli e la sua Liguria: viaggio nei luoghi del cantautore genovese

    Gino Paoli e la sua Liguria: viaggio nei luoghi del cantautore genovese

    Gino Paoli, uno dei padri della canzone d’autore italiana, è profondamente legato alla Liguria, terra che ha plasmato la sua musica e la sua poetica. Nato a Monfalcone (Friuli) ma cresciuto a Genova, Paoli ha cantato l’amore, il mare e la malinconia con una sensibilità unica, diventando un simbolo della cultura musicale italiana.

    Questo articolo ripercorre i luoghi liguri di Gino Paoli, da Genova a Portofino, passando per i locali storici dove ha mosso i primi passi e le spiagge che hanno ispirato le sue canzoni più celebri.


    1. Genova: la città che lo ha formato

    Genova è il cuore della storia artistica di Gino Paoli. Qui ha studiato, suonato e scritto alcuni dei suoi brani più famosi.

    Luoghi da visitare:

    • Via del Campo: la strada cantata da De André, frequentata anche da Paoli
    • I caruggi del centro storico: dove si esibiva nei primi anni ’60
    • Piazza De Ferrari: cuore pulsante della città, luogo di incontri e concerti

    Curiosità:

    • Paoli ha frequentato il Liceo Colombo, dove ha conosciuto altri futuri artisti
    • “Sapore di sale” è stato scritto pensando alle estati liguri

    2. Portofino: l’ispirazione per “La Gatta”

    Portofino, con il suo mare cristallino e l’atmosfera elegante, è un luogo speciale per Paoli.

    Cosa vedere:

    • Piazzetta di Portofino: scenario da cartolina
    • Castello Brown: con vista mozzafiato sul golfo
    • I locali del porto, dove Paoli amava passare il tempo

    La storia de “La Gatta”

    Scritta nel 1960, “La Gatta” è una delle canzoni più celebri di Paoli e racconta una storia d’amore ambientata tra i vicoli di Portofino.


    3. Sanremo: il Festival e il successo

    Sanremo è un altro luogo chiave nella carriera di Gino Paoli.

    Momenti indimenticabili:

    • 1964: Vince il Festival con “Io che amo solo te”
    • 1984: Torna trionfalmente con “Le due facce dell’amore”
    • 2015: Riceve il Premio Tenco alla carriera

    Luoghi legati a Paoli a Sanremo:

    • Teatro Ariston
    • Corso Imperatrice, dove passeggiava durante il Festival

    4. Camogli e le Cinque Terre: il mare nella musica

    Paoli ha spesso citato il mare ligure nelle sue canzoni.

    Tappe imperdibili:


    5. Le canzoni che raccontano la Liguria

    Alcuni brani di Paoli sono intrisi di atmosfere liguri:
    🎵 “Sapore di sale” – il profumo del mare e dell’estate
    🎵 “Il cielo in una stanza” – malinconia e intimità
    🎵 “Quattro amici al bar” – vita sociale e ricordi


    Come ripercorrere i luoghi di Gino Paoli


    Conclusione

    Gino Paoli e la Liguria sono un binomio indissolubile. La sua musica racconta amori, nostalgie e paesaggi che solo questa regione sa regalare. Visitare i luoghi che hanno segnato la sua vita significa immergersi nella storia della canzone italiana.

  • Golfo dei Poeti: dove il mare incontra l’arte

    Golfo dei Poeti: dove il mare incontra l’arte

    Un incanto tra Liguria e Toscana

    Il Golfo dei Poeti, che abbraccia il tratto di costa tra Lerici e Portovenere, deve il suo nome agli artisti e scrittori che ne hanno celebrato la bellezza. Lord Byron, Percy Bysshe Shelley, Dante, Eugenio Montale e molti altri sono stati ispirati dalle sue acque cristalline e dai borghi colorati.

    Oggi, questa zona è una delle più suggestive della Liguria, con spiagge nascoste, sentieri panoramici e un’atmosfera romantica che la rende perfetta per viaggiatori in cerca di relax, cultura e avventura.


    Cosa Vedere nel Golfo dei Poeti

    1. Portovenere: il gioiello UNESCO

    • Chiesa di San Pietro, arroccata su uno scoglio a picco sul mare
    • Le case-torre colorate del borgo antico
    • L’isola Palmaria, con grotte marine e percorsi di trekking

    2. Lerici: tra castelli e spiagge

    • Castello di Lerici, con vista mozzafiato sul golfo
    • Spiaggia di Venere Azzurra, ideale per famiglie
    • Tellaro, piccolo borgo di pescatori vicino a Lerici

    3. Le Cinque Terre (a due passi)

    • Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso
    • Collegamenti facili via traghetto o treno

    Esperienze da Vivere

    🌊 Mare e Sport Acquatici

    • Snorkeling alla Grotta Byron (dove il poeta nuotava)
    • Giro in barca alle isole Palmaria, Tino e Tinetto
    • Kayak lungo la costa

    🥾 Trekking e Natura

    • Sentiero Azzurro (Lerici-Portovenere)
    • Percorsi nel Parco Naturale di Montemarcello-Magra

    🍴 Gustare la Cucina Locale

    • Focaccia con il formaggio di Recco
    • Trofie al pesto
    • Frittelle di bianchetti

    Come Arrivare e Quando Andare

    • 🚗 In auto: Autostrada A12, uscite Sarzana o La Spezia
    • 🚆 In treno: Stazione di La Spezia Centrale, poi bus o traghetto
    • ⛴️ In traghetto: Collegamenti da La Spezia, Lerici e Portovenere

    📅 Periodo miglioreMaggio-ottobre, con settembre ideale per clima e minor affollamento.


    Curiosità e Letteratura

    • Lord Byron nuotò da Portovenere a Lerici per visitare Shelley
    • Dante citò il Golfo nella Divina Commedia (Purgatorio, Canto III)
    • Eugenio Montale (premio Nobel) trasse ispirazione da questi luoghi

    Dove Dormere

    • Hotel Belvedere (Lerici, vista panoramica)
    • Affittacamere nel centro storico di Portovenere

    Conclusione

    Il Golfo dei Poeti è un luogo magico, dove il paesaggio marino si fonde con arte e storia. Che tu voglia esplorare borghi, fare trekking o semplicemente goderti il sole, questo angolo di Liguria ti conquisterà.

  • Dove Fare Immersioni Subacquee in Liguria: Guida ai Migliori Spot

    Dove Fare Immersioni Subacquee in Liguria: Guida ai Migliori Spot

    La Liguria è una delle migliori destinazioni per le immersioni subacquee in Italia, grazie ai suoi fondali ricchi di biodiversità, grotte affascinanti e relitti storici. Se sei un appassionato di subacquea, questa regione offre esperienze indimenticabili tra acque cristalline e paesaggi marini mozzafiato.

    In questo articolo, esploreremo i migliori spot per immersioni in Liguria, con consigli su siti adatti a tutti i livelli, da principianti a sub esperti.

    Perché Fare Immersioni in Liguria?

    La Liguria vanta:
    ✅ Acque limpide con visibilità eccellente
    ✅ Biodiversità marina (coralli, gorgonie, pesci colorati)
    ✅ Relitti storici e grotte suggestive
    ✅ Scuole e centri sub attrezzati per ogni livello

    I Migliori Spot per Immersioni Subacquee in Liguria

    1. Area Marina Protetta di Portofino

    📍 Dove si trova: Tra Camogli e Santa Margherita Ligure
    🌟 Perché andare: L’AMP di Portofino è uno dei siti più famosi per le immersioni in Liguria, con pareti ricoperte di gorgonie e una fauna marina straordinaria.
    🔹 Punti di immersione:

    • Secca di Punta Faro (18-40m, per esperti)
    • Relitto del Mohawk Deer (nave affondata nel 1964, 42m)
    • Isuela (grotte e archi, adatto a tutti)

    2. Noli e Spot della Riviera di Ponente

    📍 Dove si trova: Provincia di Savona
    🌟 Perché andare: Noli offre fondali accessibili e ricchi di vita, perfetti per subacquei principianti.
    🔹 Punti di immersione:

    • Secca di Noli (15-25m, ricca di coralli e pesci)
    • Relitto della Haven (petroliera affondata nel 1991, per esperti)

    3. Cinque Terre e Monterosso

    📍 Dove si trova: Provincia della Spezia
    🌟 Perché andare: Le immersioni qui regalano paesaggi unici, con grotte e tunnel sottomarini.
    🔹 Punti di immersione:

    • Grotticelle di Monterosso (facile, ideale per snorkeling)
    • Scoglio del Mesco (profondità fino a 30m)

    4. Bergeggi e l’Isola di Bergeggi

    📍 Dove si trova: Vicino a Savona
    🌟 Perché andare: Un’area marina protetta con grotte spettacolari e acque trasparenti.
    🔹 Punti di immersione:

    • Grotta della Galleria (tunnel sottomarino)
    • Secca dell’Isola (ricca di spugne e nudibranchi)

    5. San Fruttuoso e Cristo degli Abissi

    📍 Dove si trova: Baia di San Fruttuoso (Portofino)
    🌟 Perché andare: Qui troverai la famosa statua del Cristo degli Abissi, meta iconica per i sub.
    🔹 Livello: Adatto a tutti

    Migliori Centri Sub in Liguria

    Se non hai l’attrezzatura o vuoi fare corsi, ecco alcuni centri subacquei consigliati:

    • Portofino Divers (Camogli)
    • Diving Noli (Noli)
    • Five Diving (Cinque Terre)

    Quando Andare a Fare Immersioni in Liguria?

    Il periodo migliore è da maggio a ottobre, quando le temperature dell’acqua sono più miti (18-25°C).

    Conclusione

    La Liguria è un paradiso per le immersioni, con spot adatti a ogni livello di esperienza. Che tu voglia esplorare relitti, grotte o ammirare la fauna marina, questa regione ti regalerà emozioni indimenticabili.

  • Monterosso al Mare: la Perla delle Cinque Terre tra Storia, Mare e Tradizione

    Monterosso al Mare: la Perla delle Cinque Terre tra Storia, Mare e Tradizione

    Monterosso al Mare, la più grande e vivace delle Cinque Terre, incanta con il suo mix di spiagge dorate, case colorate, vigneti terrazzati e una cucina indimenticabile. Questo borgo ligure, diviso tra il centro storico medievale e la moderna Fegina, è una tappa imperdibile per chi visita la Liguria.

    In questa guida scoprirai:
    ✅ Storia e curiosità di Monterosso
    ✅ Cosa vedere tra cultura e natura
    ✅ Spiagge e migliori spot per snorkeling
    ✅ Dove mangiare e come arrivare


    Storia e Caratteristiche di Monterosso

    Fondato nel VII secolo, Monterosso deve il suo nome al colore rosso della terra ricca di minerali. Nel Medioevo fu spesso attaccato dai pirati saraceni, da cui si difese con torri di avvistamento ancora visibili.

    Curiosità:

    • È l’unica delle Cinque Terre con una spiaggia sabbiosa
    • Qui nacque Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura

    Cosa Vedere a Monterosso

    1. Il Borgo Antico e Fegina

    • Chiesa di San Giovanni Battista (XIV sec.) con il suo rosone in marmo
    • Torre Aurora (resti delle mura medievali)
    • Statua del Gigante (scultura in cemento del 1910, simbolo del paese)

    2. Le Spiagge

    • Spiaggia di Fegina: la più grande, attrezzata con stabilimenti balneari
    • Spiaggia del Borgo Antico: più intima, tra le case colorate

    3. I Sentieri delle Cinque Terre

    • Via dell’Amore (attualmente in parte chiusa, ma con tratti percorribili)
    • Sentiero Monterosso-Vernazza (il più panoramico, 3,5 km, 2 ore)

    4. Il Convento dei Cappuccini

    Fondato nel XVII secolo, offre una vista mozzafiato sul mare e ospita un’importante Crocifissione attribuita a Van Dyck.


    Mare e Attività Subacquee

    Monterosso non è solo spiagge: i suoi fondali sono ricchi di vita marina, ideali per:

    🤿 Snorkeling:

    • Scoglio del Mesco (zona protetta con coralli e pesci variopinti)
    • Punta Corone (facile accesso dalla spiaggia)

    🌊 Immersione:

    • Secca di Monterosso (25m, per esperti, ricca di gorgonie)
    • Relitti moderni (tra 30 e 40m di profondità)

    💡 Dove noleggiare attrezzatura:

    • Five Diving (centro sub alle Cinque Terre)

    Cosa Mangiare a Monterosso

    La cucina di Monterosso è un trionfo di sapori liguri:
    🍝 Piatti tipici:

    • Acciughe di Monterosso (fritte, sotto sale o ripiene)
    • Trofie al pesto
    • Frittura di paranza (pesce fresco dell’Adriatico)

    🍷 Vini locali:

    • Sciacchetrà (vino dolce delle Cinque Terre)

    🍴 Dove mangiare:

    • Ristorante Miky (cucina gourmet con vista mare)
    • Enoteca da Eliseo (degustazione di vini e prodotti locali)

    Come Arrivare e Quando Andare

    🚆 In treno: La soluzione migliore, con fermata diretta a Monterosso (linea GenovaLa Spezia)
    🚗 In auto: Parcheggi a pagamento all’ingresso del paese (zona a traffico limitato)
    🚤 In barca: Servizi di traghetto da La Spezia e Portovenere

    📅 Quando visitare:

    • Maggio-giugno e settembre (meno affollato, clima perfetto)
    • Luglio-agosto (alta stagione, spiagge affollate)

    Dove Dormire a Monterosso

    • Hotel Porto Roca (4 stelle con vista mare)
    • Affittacamere nel centro storico (soluzione economica e autentica)

    Conclusione

    Monterosso al Mare è il luogo ideale per chi vuole unire relax, cultura e avventura. Che tu voglia stenderti al sole, esplorare sentieri panoramici o assaggiare la vera cucina ligure, questo borgo delle Cinque Terre ti conquisterà.