luca e paolo

  • I Cavalli Marci: la leggendaria fucina di comicità genovese che ha rivoluzionato il cabaret italiano

    I Cavalli Marci: la leggendaria fucina di comicità genovese che ha rivoluzionato il cabaret italiano

    Genova, fabbrica di risate

    Nella Genova degli anni ’90, mentre la città viveva la sua trasformazione da capitale industriale a centro culturale, nei locali del centro prendeva forma una delle più vivaci scene cabarettistiche d’Italia. Tra i caffè teatro che hanno scritto la storia dello spettacolo italiano spicca il mitico Nessundorma Cafè, dove il 30 gennaio 1996 debuttava un gruppo destinato a lasciare il segno: I Cavalli Marci.

    Le origini: da gioco di strada a fenomeno nazionale

    Il nome del gruppo arriva da un antico gioco popolare genovese in cui i bambini si lanciavano in sequenza sulla schiena dei compagni fino a far crollare la “catena umana”. Quei “cavalli marci” che non reggevano il peso diventano metafora perfetta per una comicità che sapeva giocare con gli equilibri, le cadute e le fragilità umane.

    Fondato da Claudio “Rufus” Nocera (genio comico prematuramente scomparso nel 2004) e dal musicista Fabrizio Lamberti, il gruppo nasce con una formula rivoluzionaria: spettacoli sempre diversi, improvvisazioni fulminanti e una carica travolgente che li porterà a totalizzare oltre 70 ore di materiale originale.

    Il mito di Ciro e la conquista della TV

    Il salto nazionale arriva con “Ciro, il figlio di Target” (1997), programma cult scritto dallo stesso Nocera con Lamberti e Alessandra Torre. Con la conduzione di Gaia De Laurentiis, lo show diventò palestra per i talenti del gruppo e lanciò definitivamente:

    • Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (poi diventati Luca e Paolo)
    • Michelangelo Pulci (futura star di Colorado)
    • Alessandro Bianchi e Fabrizio Casalino (altri volti storici di Colorado)

    La loro comicità surrealista e irriverente conquistò anche la Rai, dove diventarono la “colonna sonora vivente” di Serenate con Fabio Fazio (1998) e protagonisti di special come Cavalli Marci Show (1999).

    Record e rivoluzioni comiche

    I Cavalli Marci sono entrati nel Guinness dei Primati nel 1997 con uno spettacolo di 24 ore consecutive, dimostrando una resistenza fisica e creativa senza precedenti. Ma il loro vero record è stato creare una scuola comica i cui allievi hanno dominato la TV italiana:

    1. Luca e Paolo (Camera Café, Le Iene)
    2. Michelangelo Pulci (Colorado, Zelig)
    3. Andrea Di Marco (Mai dire…)
    4. Fabrizio Casalino (Colorado, Made in Sud)

    La scomparsa di Rufus e le reunion

    La morte improvvisa di Claudio Nocera nel 2004 segnò la fine dell’avventura, ma non la scomparsa del mito. Le reunion del 2014 al Politeama Genovese e quella del 2025 hanno dimostrato quanto il pubblico continui a cercare la loro energia travolgente.

    E una nuova reunion, ai vent’anni dalla scomparsa di Nocera è prevista ad Ottobre 2025 al Politeama di Genova, con la squadra quasi al completo per rievocare il mitico “Pessimismo e Fastidio

    L’eredità: la Genova che ride e i Pirati dei Carrugi

    Oggi che il Nessundorma non c’è più (chiuso nel 2012), i Cavalli Marci restano simbolo di un’epoca d’oro per la comicità genovese, insieme ai Broncoviz (da cui venne fuori Maurizio Crozza). La loro lezione? Che si può essere popolari senza essere banali, surrealisti senza perdere contatto col pubblico, e soprattutto… che dalla provincia può nascere l’innovazione.

    Una parte della composizione originale del gruppo comico (Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon) ha dato vita ai Pirati dei Carrugi, un divertentissimo gruppo comico ancora in attività.

    “Era come assistere a un incidente stradale dove invece di sangue uscivano battute” (Paolo Kessisoglu sugli esordi)

  • Comici della Liguria: umorismo tra mare e montagna

    Comici della Liguria: umorismo tra mare e montagna

    La Liguria, terra di poeti, navigatori e… grandi risate! Questa regione, stretta tra il mare e le montagne, ha dato i natali a numerosi comici e personaggi dello spettacolo che hanno fatto (e fanno ancora) ridere l’Italia. Scopriamo insieme i più famosi, le loro zone di origine e qualche curiosità.


    I Grandi Nomi del Passato

    1. Gilberto Govi (Genova, 1885-1966)

    • Stile: Re indiscusso del teatro dialettale genovese
    • Capolavori: “Pignasecca e Pignaverde”, “I manezzi pe majâ na figgia”
    • Curiosità: Aprendo il sipario con un semplice “Salve!” entrava nella storia del teatro italiano

    2. Carlo Dapporto (Genova, 1913-1989)

    • Stile: Elegante umorismo da varietà
    • Specialità: Il personaggio del “Conte Claro”
    • Curiosità: Fu il primo conduttore del Festival di Sanremo nel 1953

    I Comici Contemporanei

    1. Maurizio Crozza (Genova, 1959)

    • Zona: Quartiere di Sampierdarena
    • Stile: Satira politica e personaggi surreali
    • Curiosità: Prima di fare il comico lavorava in banca
    • Frase celebre: “No, beh, però!”

    2. Luca Bizzarri (Savona, 1965)

    • Zona: Nato a Savona, cresciuto a Spotorno
    • Stile: Metà del duo “Luca e Paolo” con Paolo Kessisoglu
    • Curiosità: Ha doppiato Sid in “L’era glaciale”

    3. Paolo Kessisoglu (Genova, 1969)

    • Zona: Quartiere di Marassi
    • Stile: Commedia brillante e imitazioni
    • Curiosità: Ex calciatore delle giovanili della Sampdoria

    4. Max Pisu (La Spezia, 1967)

    • Zona: Lerici
    • Stile: Umorismo autoironico
    • Curiosità: Ha partecipato 5 volte a “Zelig”

    5. Andrea Pisani (Genova, 1976)

    • Zona: Centro storico di Genova
    • Stile: Comicità surreale e nonsense
    • Curiosità: ha fondato il gruppo de “I PanPers”

    Curiosità Regionali

    ✔ Genova è la città che ha sfornato più comici, forse per quel tipico umorismo “alla genovese”, fatto di ironia pungente e autoironia

    ✔ Il dialetto ligure ha una musicalità che si presta particolarmente alla comicità

    ✔ A Spotorno (Savona) si tiene ogni anno il premio “Cabaret Amore e Morte”

    ✔ Maurizio Crozza e Luca Bizzarri hanno frequentato lo stesso liceo (il D’Oria di Genova)


    Perché la Liguria produce così tanti comici?

    Forse per quel misto di:

    • Malinconia portuale
    • Spirito pratico degli abitanti
    • Contrasto tra la vita di mare e quella di città
    • Tradizione teatrale secolare

    O forse, semplicemente, perché come dice un vecchio detto genovese: “Chi no g’ha de bon, che g’ha de ridere” (Chi non ha del buono, almeno abbia da ridere).


    Hai un comico ligure preferito?