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  • Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Tra i dolci tradizionali della Liguria, le Pansarole occupano un posto speciale. Soffici, profumate di rosmarino e ricoperte di zucchero, queste frittelle sono un vero e proprio simbolo della cucina ligure, soprattutto nella zona di Cervo e della Riviera di Ponente. Scopriamo insieme la loro storia, la ricetta autentica e i segreti per gustarle al meglio.


    Origini e Storia delle Pansarole

    Le Pansarole (o Pansaröle in dialetto ligure) affondano le radici nella tradizione contadina e marinara della Liguria. Il loro nome deriva probabilmente dal termine “panse” (pancia), per la loro forma tondeggiante e gonfia.

    • 🍃 Un dolce povero – Nati come dolce semplice, realizzato con ingredienti basici (farina, uova, latte), erano preparati soprattutto in occasioni festive o durante le sagre paesane.
    • 🌿 Il rosmarino, ingrediente chiave – Questa erba aromatica, tipica della macchia mediterranea, dona alle Pansarole un profumo inconfondibile e un gusto unico.
    • ⛪ Legame con Cervo – A Cervo, le Pansarole sono particolarmente amate e spesso servite durante le feste patronali e la Sagra del Ciornéli (lumache di mare).

    Oggi, le Pansarole sono un dolce diffuso in tutta la Liguria, ma è nella provincia di Imperia che si trovano le versioni più autentiche.


    La Ricetta Tradizionale delle Pansarole

    Ingredienti (per circa 20 frittelle)

    • 250 g di farina 00
    • 250 ml di latte
    • 2 uova
    • 30 g di zucchero
    • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
    • 1 rametto di rosmarino fresco
    • Scorza di 1 limone grattugiata
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Un pizzico di sale
    • Olio di semi per friggere
    • Zucchero semolato per decorare

    Preparazione

    1. Preparare l’infuso di rosmarino – In un pentolino, scalda il latte con il rosmarino e lascia in infusione per 10 minuti. Poi filtra e lascia intiepidire.
    2. Mescolare gli ingredienti – In una ciotola, unisci farina, zucchero, lievito e scorza di limone. Aggiungi le uova, l’olio e il latte aromatizzato al rosmarino, mescolando fino a ottenere una pastella liscia.
    3. Far riposare l’impasto – Copri con un canovaccio e lascia riposare per almeno 30 minuti.
    4. Friggere le Pansarole – Scalda l’olio in una padella e, con un cucchiaio, versa piccole quantità di impasto. Friggile fino a doratura, rigirandole delicatamente.
    5. Zuccherare e servire – Sgocciolate su carta assorbente, passale nello zucchero semolato e servile ancora tiepide.

    Consiglio: Per una versione ancora più profumata, puoi aggiungere un goccio di acqua di fiori d’arancio all’impasto.


    Dove e Quando Gustare le Pansarole

    📍 Dove assaggiarle in Liguria

    • Cervo – Durante le sagre estive e nei forni tradizionali.
    • Imperia – Alcune pasticcerie le propongono tutto l’anno.
    • Sanremo e Bordighera – Servite in alcuni bar come dolce da accompagnare al caffè.

    🎉 Quando mangiarle

    • Feste patronali – Spesso preparate per celebrazioni religiose.
    • Carnevale – In alcune zone, sono un dolce tipico del periodo.
    • Colazione o merenda – Perfette con un caffè o un bicchiere di latte.

    Con Cosa Abbinare le Pansarole

    • ☕ Caffè – L’abbinamento classico, soprattutto al mattino.
    • 🍷 Sciacchetrà – Se vuoi un contrasto dolce-vinoso, prova con il passito ligure.
    • 🍦 Gelato alla vaniglia – Una versione più golosa, servita come dessert.

    Curiosità

    ✔ A Cervo, si dice che le Pansarole fossero offerte ai pellegrini che passavano per la Via Julia Augusta.
    ✔ In alcune versioni moderne, si aggiunge una spolverata di cannella allo zucchero.
    ✔ Esiste una variante salata, con formaggio e rosmarino, meno comune ma altrettanto gustosa.


    Conclusione

    Le Pansarole sono un dolce che racchiude l’essenza della Liguria: semplice, profumato e legato alla tradizione. Se visiti Cervo o la Riviera di Ponente, non perderti l’occasione di assaggiarle ancora calde, magari passeggiando tra i caruggi del borgo.

    Hai mai provato a farle in casa?