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  • Stoccafisso alla Ligure: Un Piatto Ricco di Storia e Sapori

    Stoccafisso alla Ligure: Un Piatto Ricco di Storia e Sapori

    La Liguria è una regione che sa trasformare ingredienti semplici in piatti ricchi di sapore, e lo stoccafisso alla ligure o stoccafisso accomodato ne è un perfetto esempio. A differenza del baccalà (che è salato), lo stoccafisso è merluzzo essiccato, e nella tradizione ligure viene preparato in umido con olive, pinoli e pomodoro, creando un piatto rustico e gustoso.

    Le Origini dello Stoccafisso in Liguria

    Lo stoccafisso arrivò in Liguria grazie ai commerci marittimi con il Nord Europa, dove il pesce veniva essiccato per conservarlo a lungo. I liguri, abili nel recuperare sapori dal mare, lo reinterpretarono con ingredienti locali come olive taggiasche, pinoli e vino bianco, creando una ricetta unica.

    La Ricetta Tradizionale dello Stoccafisso alla Ligure

    Ingredienti (per 4 persone):

    • 600 g di stoccafisso già ammollato (o 300 g se secco)
    • 200 g di patate
    • 50 g di olive taggiasche denocciolate
    • 20 g di pinoli
    • 1 cipolla bianca
    • 2 spicchi d’aglio
    • 300 ml di passata di pomodoro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • Prezzemolo fresco
    • Sale e pepe q.b.
    • Olio extravergine d’oliva

    Procedimento:

    1. Preparare lo stoccafisso: se usate il pesce secco, ammollatelo in acqua per 2-3 giorni, cambiando l’acqua spesso. Se già ammollato, sciacquatelo e tagliatelo a pezzi.
    2. Soffritto: in una pentola capiente, fate appassire la cipolla e l’aglio tritati con un filo d’olio.
    3. Aggiungere il pesce: unite lo stoccafisso e fatelo rosolare leggermente. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare.
    4. Pomodoro e patate: aggiungete la passata, le patate a cubetti, le olive e i pinoli. Coprite con acqua calda e cuocete a fuoco basso per circa 40 minuti.
    5. Regolare di sale e pepe: lo stoccafisso può essere già salato, quindi assaggiate prima di aggiungere altro sale.
    6. Servire: spolverizzate con prezzemolo fresco e un filo d’olio a crudo.

    Dove e Quando Mangiare lo Stoccafisso alla Ligure

    Questo piatto è tipico della cucina casalinga ligure, ma si trova anche in alcune trattorie tradizionali, soprattutto nell’entroterra e nelle zone di Imperia e Savona. È un piatto perfetto per l’autunno e l’inverno, quando si cercano sapori robusti e riscaldanti.

    Alcuni posti dove assaggiarlo:

    • Genova: Trattoria Rosmarino, Osteria di Vico Palla
    • Imperia: Ristorante La Pia
    • Savona: Osteria dei Merli

    Abbinamento con Vini Liguri

    Lo stoccafisso ha un sapore deciso ma non troppo forte, quindi si abbina bene con:

    • Rossese di Dolceacqua: un vino rosso leggero ma aromatico, perfetto per i piatti di pesce in umido.
    • Vermentino Ligure: se preferite il bianco, la sua freschezza contrasta bene con la ricchezza del piatto.
    • Pigato: più strutturato, regge bene i sapori intensi delle olive e del pomodoro.

    Curiosità e Varianti

    In alcune zone della Liguria, lo stoccafisso si prepara anche in bianco, senza pomodoro, con maggiorana e aglio. Un’altra versione prevede l’aggiunta di funghi secchi, che donano un sapore ancora più rustico.

    Conclusioni

    Lo stoccafisso alla ligure è un piatto che racconta la storia marinara e contadina della regione, unendo ingredienti poveri in un risultato ricco e saporito. Se passate dalla Liguria, provatelo in una delle tante osterie tradizionali!

    Voi lo avete mai cucinato? Qual è la vostra versione preferita?

  • Il Cappon Magro: Un capolavoro della cucina ligure

    Il Cappon Magro: Un capolavoro della cucina ligure

    Il Cappon Magro è uno dei piatti più iconici e rappresentativi della Liguria, una vera e propria opera d’arte culinaria che unisce sapori di mare e terra in un trionfo di colori e profumi. Questo piatto, ricco di storia e tradizione, è un simbolo della creatività e dell’ingegno della cucina ligure, capace di trasformare ingredienti semplici in un’esperienza gastronomica indimenticabile. Scopriamo insieme le origini, i legami con la terra ligure e la ricetta tradizionale del Cappon Magro.


    Storia e Legami con la Liguria

    Il Cappon Magro affonda le sue radici nella Genova del Medioevo, quando i marinai e i pescatori liguri cercavano un modo per conservare e valorizzare il pesce avanzato. Il nome “Cappon Magro” deriva dal termine genovese “cappon”, che significa “galletto”, e “magro”, riferito al fatto che il piatto è privo di carne, adatto quindi ai periodi di magro come la Quaresima.

    La ricetta originale prevedeva l’uso di gallette di mare, un tipo di biscotto duro che i marinai portavano sulle navi come scorta alimentare. Queste gallette, ammorbidite con acqua e aceto, venivano utilizzate come base per il piatto, insieme a pesce e verdure. Con il tempo, il Cappon Magro si è evoluto, diventando un piatto ricco e complesso, simbolo della cucina ligure e della sua capacità di trasformare ingredienti poveri in qualcosa di straordinario.

    Il legame con la Liguria è evidente: il mare fornisce il pesce e i crostacei, mentre le colline e gli orti liguri offrono verdure fresche ed erbe aromatiche. Il risultato è un piatto che racconta la storia e l’identità di una regione profondamente legata al suo territorio.


    La Ricetta Tipica del Cappon Magro

    Il Cappon Magro è un piatto complesso, che richiede tempo e dedizione, ma il risultato finale è davvero spettacolare. Ecco la ricetta tradizionale:

    Ingredienti (per 6-8 persone)

    Per la base:

    • 4-5 gallette di mare (o fette di pane raffermo)
    • Aceto di vino bianco
    • Acqua

    Per il pesce:

    • 500 g di pesce misto (merluzzo, coda di rospo, scorfano)
    • 200 g di gamberi
    • 200 g di gamberetti
    • 200 g di polpo
    • 200 g di cozze
    • 200 g di vongole

    Per le verdure:

    • 2 patate lesse
    • 2 carote lesse
    • 200 g di fagiolini lessi
    • 2 cuori di sedano lessi
    • 1 barbabietola lessa
    • 1 peperone rosso arrostito
    • Olive taggiasche
    • Capperi

    Per la salsa:

    • 100 g di pinoli
    • 2 spicchi d’aglio
    • 1 ciuffo di prezzemolo
    • 2 acciughe sotto sale
    • 1 cucchiaio di capperi
    • 1 tuorlo d’uovo sodo
    • 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
    • Succo di limone
    • Sale e pepe

    Preparazione

    1. Prepara la base:
      Ammorbidisci le gallette di mare (o il pane raffermo) con una miscela di acqua e aceto. Disponile su un piatto da portata, formando uno strato compatto.
    2. Cucina il pesce:
      Lessa il pesce misto in acqua salata, poi sguscialo e taglialo a pezzi. Lessa anche i crostacei e i molluschi, puliscili e tienili da parte.
    3. Prepara le verdure:
      Taglia le verdure lesse a fette o cubetti. Arrostisci il peperone, pelalo e taglialo a striscioline.
    4. Prepara la salsa:
      In un mortaio, trita i pinoli, l’aglio, il prezzemolo, le acciughe, i capperi e il tuorlo d’uovo sodo. Aggiungi l’olio extravergine d’oliva a filo, emulsionando fino a ottenere una salsa densa. Aggiungi il succo di limone, sale e pepe a piacere.
    5. Componi il piatto:
      Sulle gallette ammorbidite, disponi uno strato di pesce e uno di verdure, alternandoli e condendo ogni strato con la salsa. Decora il tutto con olive taggiasche, capperi e peperoni arrostiti. Completa con i crostacei e i molluschi, creando una composizione armoniosa e colorata.
    6. Servi:
      Lascia riposare il Cappon Magro in frigorifero per almeno un’ora prima di servirlo, in modo che i sapori si amalgamino.

    Il Cappon Magro è molto più di un piatto: è un’esperienza che racconta la storia, la cultura e la tradizione della Liguria. Ogni boccone è un viaggio tra i sapori del mare e della terra, un omaggio alla creatività e all’ingegno di una regione che ha fatto della cucina un’arte. Preparare il Cappon Magro richiede tempo e passione, ma il risultato è un capolavoro che lascerà i tuoi ospiti a bocca aperta.

    Buon appetito e buon viaggio nella tradizione ligure!