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  • L’Autunno in Liguria a Tavola: Funghi, Castagne e il Calore della Cucina d’Altura

    L’Autunno in Liguria a Tavola: Funghi, Castagne e il Calore della Cucina d’Altura

    Quando l’estate sfuma e l’aria si fa più frizzante, la Liguria non smette di deliziare i palati. Anzi, è in questo periodo che la sua anima più autentica e terragna si svela in cucina. L’autunno in Liguria è una stagione di transizione magica, dove il profumo di salsedine viene affiancato da quello, inebriante, di funghi porcini, castagne arrosto e vini novelli.

    Se la primavera è del pesto e l’estate del pesce azzurro, l’autunno è il trionfo dei frutti della terra e dei boschi. Preparatevi a un viaggio gastronomico tra i sapori caldi e avvolgenti che rendono questa stagione un momento speciale per visitare la Regione.

    Il Re dei Boschi: Il Fungo Porcino

    Non c’è simbolo più potente dell’autunno ligure del fungo porcino. I boschi dell’Appennino, dall’Entroterra di Genova all’Alta Via dei Monti Liguri, si popolano di cercatori e i menù dei ristoranti si riempiono di specialità.

    • Dove e come gustarlo: Una semplice e sublime tagliatelle ai funghi porcini è un piatto rituale. Ma provateli anche trifolati come contorno, in un risotto cremoso o come condimento per una polenta fumante, specialmente nelle zone di alta montagna. Agriturismi e trattorie in vallate come la Valle Argentina, la Val d’Aveto o nei dintorni di Triora sono i luoghi ideali per assaggiarli nella loro forma più pura.

    Il Dolce Frutto dei Crinali: La Castagna

    I castagneti secolari che ricoprono le valli liguri diventano, in ottobre, una miniera d’oro. La castagna, un tempo “pane dei poveri”, è oggi un ingrediente prelibato alla base di una tradizione dolce e salata.

    • Le specialità da non perdere:
      • Castagnaccio: La torta povera per eccellenza. Realizzata con farina di castagne, acqua, olio extravergine d’oliva, pinoli e rosmarino, ha un sapore rustico e indimenticabile.
      • Necci: Sono delle sottili focaccine (simili a crêpe) cotte tra due ferri caldissimi, tradizionalmente farcite con la ricotta fresca o la nutella. Un comfort food da gustare nelle feste di paese o nelle baite.
      • Balletti e Ballotte: Semplici castagne bollite in acqua salata, spesso con l’aggiunta di foglie di alloro, sono uno spuntino caldo e semplice che profuma di bosco.

    I Formaggi d’Alpeggio: Sapori che Raccontano il Territorio

    Con la fine della pastorizia estiva, i formaggi delle malge raggiungono la perfezione. Sono il risultato di latte di animali allevati all’aperto, che si sono nutriti di erbe aromatiche e fiori di montagna.

    • Formaggetta della Val di Vara: Piccola, morbida e dal sapore delicato.
    • San Sté: Un formaggio a pasta semicotta dal sapore deciso e leggermente piccante, prodotto nell’alta valle Sturla.
    • Brös: Non un formaggio, ma un prodotto unico e forte: si tratta di una crema ottenuta dalla lavorazione della ricotta rimasta dalla produzione del formaggio, aromatizzata con erbe e pepe. Da provare per i palati più coraggiosi!

    La Regina dell’Autunno: L’Oliva Taggiasca

    Ottobre e novembre sono i mesi della raccolta delle olive. I terrazzamenti della Liguria di Ponente si animano e il frutto simbolo della regione, la preziosa Oliva Taggiasca, viene raccolto per dare vita al celebre olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure. Visitare un frantoio in questo periodo è un’esperienza sensoriale unica, immersi nel profumo pungente dell’olio appena spremuto.

    I Vini del Riposo: Il Ritorno del Rossese

    L’autunno è anche la stagione del vino novello. In Liguria, tra i vitigni a bacca rossa, spicca il Rossese di Dolceacqua, un vino dal colore rubino chiaro, profumo fruttato e sapore asciutto e armonioso. È l’abbinamento perfetto per i piatti di carne e funghi della cucina d’altura. Nelle cantine della provincia di Imperia, è possibile partecipare a degustazioni per scoprire tutte le sfumature di questo vino eccellente.

    Dove Vivere Questa Esperienza: Agriturismi e Sagre Paesane

    Il modo migliore per assaporare l’autunno ligure è immergersi nella sua cultura.

    • Agriturismi: Sono il cuore pulsante di questa cucina. Spesso gestiti da famiglie, propongono piatti preparati con i prodotti dell’orto e del bosco.
    • Sagre: L’autunno è la stagione delle feste dedicate ai prodotti tipici. Cercate la “Sagra del Fungo Porcino” e la “Festa della Castagna”. Sono occasioni di festa autentiche, dove il cibo si unisce alla tradizione e al calore della comunità.

    L’autunno in Liguria non è una stagione di addii, ma un caloroso benvenuto a sapori più profondi, a colori caldi e a profumi che riscaldano il cuore. È il momento giusto per scoprire che il vero spirito di questa terra non è solo nel blu del suo mare, ma anche nell’oro dei suoi boschi e nel rosso delle sue tavole imbandite.

  • I Chifferi, biscotti alle Mandorle Liguri: Croccanti Delizie della Tradizione

    I Chifferi, biscotti alle Mandorle Liguri: Croccanti Delizie della Tradizione

    La Liguria non è solo mare e focaccia: la sua pasticceria vanta dolci semplici ma ricchi di carattere, come i Chifferi o biscotti alle mandorle liguri. Croccanti fuori e morbidi dentro, con il profumo intenso degli agrumi e la dolcezza delle mandorle, questi biscotti sono perfetti per la colazione o per accompagnare un buon caffè.

    Le Origini dei Biscotti alle Mandorle in Liguria

    Nati nelle antiche botteghe dei fornai liguri, questi biscetti erano un modo per utilizzare ingredienti poveri ma saporiti: mandorle, zucchero, uova e scorza di limone o arancia. La loro semplicità li ha resi un classico della cucina ligure, spesso preparati per le feste o come dolce da offrire agli ospiti.

    La Ricetta Tradizionale dei Chifferi

    Ingredienti (per circa 30 biscotti):

    • 300 g di mandorle pelate (intere o leggermente tritate)
    • 200 g di zucchero
    • 2 albumi
    • Scorza grattugiata di 1 limone (o arancia, per una versione più aromatica)
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (facoltativo)
    • Un pizzico di sale

    Procedimento:

    1. Tostare le mandorle
      • In una padella antiaderente, tostare le mandorle a fuoco medio per 2-3 minuti, mescolando spesso per evitare che brucino. Lasciarle raffreddare.
    2. Preparare l’impasto
      • In una ciotola, montare leggermente gli albumi con un pizzico di sale (non devono diventare spumosi, basta amalgamarli).
      • Unire lo zucchero, la scorza di limone e le mandorle, mescolando bene. Se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungere un cucchiaio di farina 00.
    3. Formare i biscotti
      • Con le mani leggermente inumidite, formare delle palline (o dei cilindretti) e disporle su una teglia foderata con carta forno, ben distanziate.
      • Schiacciarle leggermente con una forchetta per creare una superficie rugosa.
    4. Cuocere
      • Infornare in forno preriscaldato a 160°C (forno statico) per 15-20 minuti, finché i bordi non diventano dorati.
      • Lasciarli raffreddare prima di servirli: diventeranno croccanti fuori e leggermente morbidi dentro.

    Dove e Quando Gustarli in Liguria

    Questi biscotti, originali di Finale Ligure, si trovano in molte pasticcerie e panetterie liguri, soprattutto nelle zone di Genova, Savona e Imperia. Sono perfetti in ogni momento della giornata:

    • A colazione, immersi nel latte o nel caffè.
    • A merenda, con un tè caldo.
    • Come dolcetto dopo un pasto a base di pesce.

    Dove assaggiarli:

    • Genova: Pasticceria Profumo, Antico Forno della Casana
    • Savona: Pasticceria Besio
    • Imperia: Pasticceria Andrea

    Abbinamenti Ideali

    I biscotti alle mandorle liguri sono versatili e si sposano bene con:

    • Caffè ristretto (per un contrasto perfetto tra amaro e dolce).
    • Vino passito ligure (come lo Sciacchetrà delle Cinque Terre).
    • Moscato bianco per un abbinamento più raffinato.

    Curiosità e Varianti

    • Biscotti delle streghe: in alcune zone della Liguria, si aggiunge una spezia (come cannella o noce moscata) per una versione più aromatica.
    • Biscotti al vino bianco: in alcune ricette tradizionali, al posto degli albumi si usa un goccio di vino bianco secco.
    • Versione gluten-free: già naturalmente senza farina, sono perfetti per chi evita il glutine.

    Conclusioni

    Semplici ma indimenticabili, i biscotti alle mandorle liguri sono un pezzo di storia dolce della regione. Facili da preparare e irresistibili da gustare, meritano un posto d’onore nella vostra dispensa.

    E voi, avete mai provato i Chifferi? Li preparate con qualche ingrediente segreto? Raccontatemelo nei commenti! 

  • Stoccafisso alla Ligure: Un Piatto Ricco di Storia e Sapori

    Stoccafisso alla Ligure: Un Piatto Ricco di Storia e Sapori

    La Liguria è una regione che sa trasformare ingredienti semplici in piatti ricchi di sapore, e lo stoccafisso alla ligure o stoccafisso accomodato ne è un perfetto esempio. A differenza del baccalà (che è salato), lo stoccafisso è merluzzo essiccato, e nella tradizione ligure viene preparato in umido con olive, pinoli e pomodoro, creando un piatto rustico e gustoso.

    Le Origini dello Stoccafisso in Liguria

    Lo stoccafisso arrivò in Liguria grazie ai commerci marittimi con il Nord Europa, dove il pesce veniva essiccato per conservarlo a lungo. I liguri, abili nel recuperare sapori dal mare, lo reinterpretarono con ingredienti locali come olive taggiasche, pinoli e vino bianco, creando una ricetta unica.

    La Ricetta Tradizionale dello Stoccafisso alla Ligure

    Ingredienti (per 4 persone):

    • 600 g di stoccafisso già ammollato (o 300 g se secco)
    • 200 g di patate
    • 50 g di olive taggiasche denocciolate
    • 20 g di pinoli
    • 1 cipolla bianca
    • 2 spicchi d’aglio
    • 300 ml di passata di pomodoro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • Prezzemolo fresco
    • Sale e pepe q.b.
    • Olio extravergine d’oliva

    Procedimento:

    1. Preparare lo stoccafisso: se usate il pesce secco, ammollatelo in acqua per 2-3 giorni, cambiando l’acqua spesso. Se già ammollato, sciacquatelo e tagliatelo a pezzi.
    2. Soffritto: in una pentola capiente, fate appassire la cipolla e l’aglio tritati con un filo d’olio.
    3. Aggiungere il pesce: unite lo stoccafisso e fatelo rosolare leggermente. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare.
    4. Pomodoro e patate: aggiungete la passata, le patate a cubetti, le olive e i pinoli. Coprite con acqua calda e cuocete a fuoco basso per circa 40 minuti.
    5. Regolare di sale e pepe: lo stoccafisso può essere già salato, quindi assaggiate prima di aggiungere altro sale.
    6. Servire: spolverizzate con prezzemolo fresco e un filo d’olio a crudo.

    Dove e Quando Mangiare lo Stoccafisso alla Ligure

    Questo piatto è tipico della cucina casalinga ligure, ma si trova anche in alcune trattorie tradizionali, soprattutto nell’entroterra e nelle zone di Imperia e Savona. È un piatto perfetto per l’autunno e l’inverno, quando si cercano sapori robusti e riscaldanti.

    Alcuni posti dove assaggiarlo:

    • Genova: Trattoria Rosmarino, Osteria di Vico Palla
    • Imperia: Ristorante La Pia
    • Savona: Osteria dei Merli

    Abbinamento con Vini Liguri

    Lo stoccafisso ha un sapore deciso ma non troppo forte, quindi si abbina bene con:

    • Rossese di Dolceacqua: un vino rosso leggero ma aromatico, perfetto per i piatti di pesce in umido.
    • Vermentino Ligure: se preferite il bianco, la sua freschezza contrasta bene con la ricchezza del piatto.
    • Pigato: più strutturato, regge bene i sapori intensi delle olive e del pomodoro.

    Curiosità e Varianti

    In alcune zone della Liguria, lo stoccafisso si prepara anche in bianco, senza pomodoro, con maggiorana e aglio. Un’altra versione prevede l’aggiunta di funghi secchi, che donano un sapore ancora più rustico.

    Conclusioni

    Lo stoccafisso alla ligure è un piatto che racconta la storia marinara e contadina della regione, unendo ingredienti poveri in un risultato ricco e saporito. Se passate dalla Liguria, provatelo in una delle tante osterie tradizionali!

    Voi lo avete mai cucinato? Qual è la vostra versione preferita?