• Autunno in Liguria: Scopri il Fascino Silenzioso della Riviera tra Borghi, Boschi e Sapori

    Autunno in Liguria: Scopri il Fascino Silenzioso della Riviera tra Borghi, Boschi e Sapori

    L’estate sta lentamente cedendo il passo. Le spiagge affollate ritrovano il loro respiro, il sole diventa più tiepido e i colori della macchia mediterranea si infiammano di rosso, arancione e oro. Questo è il momento in cui la Liguria svela la sua anima più autentica e segreta. Se pensi che la Riviera sia solo una meta estiva, preparati a ricrederti: l’autunno è la stagione perfetta per scoprirla.

    Ecco la tua guida per vivere appieno una Liguria d’autunno, lontano dalla folla e ricca di magia.

    1. Trekking e Camminate tra i Coloriti Boschi dell’Entroterra

    Mentre il mare è ancora troppo freddo per un bagno, le colline e le montagne alle spalle della costa diventano le protagoniste. I sentieri si trasformano in un caleidoscopio di colori.

    • Parco Nazionale delle Cinque Terre: Con l’estate finita, il Sentiero Azzurro e i percorsi alti (come quello da Vernazza a Corniglia) diventano molto più godibili. La luce dorata del sole autunnale regala scorci mozzafiato su terrazzamenti dove ancora maturano gli ultimi grappoli d’uva e gli uliveti argentati.
    • Parco del Beigua: Patrimonio UNESCO, è uno dei migliori luoghi in Italia per il leaf peeping (l’osservazione del fogliame autunnale). Percorri l’Alta Via dei Monti Liguri e perdi lo sguardo tra faggete e brughiere che sembrano dipinte.
    • Escursione al Monte di Portofino: Il promontorio che divide il Golfo Paradiso dal Tigullio offre percorsi ombreggiati e panorami da sogno. Una camminata fino al Faro di Portofino o a San Fruttuoso, raggiungibile solo a piedi o via mare, è un’esperienza rigenerante.

    2. La Vendemmia e il Trionfo del Vino nelle Vigne Eroiche

    L’autunno è la stagione del raccolto. In Liguria, dove i vigneti sono terrazzati su pendii a picco sul mare (le famose “vigne eroiche”), la vendemmia è uno spettacolo di fatica e passione.

    • Visita una Cantina: Nelle Cinque Terre potrai assaggiare lo Sciacchetrà, un passito prezioso e intenso, perfetto per le serate fresche. Nell’entroterra di Imperia e Albenga, scopri i vini rossi della Riviera Ligure di Ponente, come il Rossese di Dolceacqua.
    • Sagre e Festività: Paesi e borghi si animano di sagre dedicate. Cerca la “Festa dell’Uva” a Dolceacqua o le numerose feste del vino nei piccoli paesi dell’entroterra genovese. È l’occasione perfetta per assaggiare vini locali accompagnati da piatti della tradizione.

    3. Sapori d’Autunno: un Viaggio nel Gusto

    La cucina ligure autunnale è un abbraccio caldo e saporito. Dimentica il pesto per un attimo (anche se va sempre bene!) e scopri questi piatti della stagione:

    • Funghi: I boschi dell’Appennino Ligure sono ricchissimi di porcini, gallinacci e finferli. Assaggiali in un risotto cremoso, trifolati come contorno o come condimento per i mitici troffiette.
    • Castagne: La valle di Fascia di Pieve (GE) o l’alta valle Stura sono i luoghi ideali. Le sagre delle castagne (come la famosa “Castagnata” di Calizzano) sono un must. Non perdere le castagne arrosto, i bastardi (frittelle di castagne) o la prelibata torta di castagne.
    • Olive e Olio Nuovo: Tra fine ottobre e novembre inizia la raccolta delle olive. È il periodo migliore per assaggiare l’olio extravergine d’oliva appena franto, un nettare verde e fruttato, soprattutto quello della varietà Taggiasca in Ponente.

    4. Borghi in Silenzio: Scoprire l’Autenticità

    Senza la ressa estiva, i borghi più belli della Liguria ritrovano la loro pace. Passeggiare per i caruggi di Genova, esplorare NoliFinalborgo o Triora (il paese delle streghe) diventa un’esperienza intima e suggestiva. Goditi un caffè in una piazza soleggiata ascoltando solo i rumori del paese che vive.

    5. Un Mare Diverso: Whale Watching e Passeggiate in Spiaggia

    Il mare autunnale ha un suo fascino malinconico. Le spiagge sono ideali per lunghe passeggiate con il cane o per leggere un libro ascoltando il suono delle onde. Ma c’è di più: l’autunno è la stagione migliore per il whale watching.
    Dal porto di Imperia o Genova, partono escursioni per avvistare i cetacei del Santuario dei Mammiferi Marini. Balene, capodogli e delfini sono avvistabili con alta probabilità in questo periodo.

    6. Cogliere l’Occasione: Vacanze Low-Cost e Atmosfera Romantica

    Con la bassa stagione, i prezzi di hotel e B&B calano notevolmente. È il momento perfetto per regalarsi un weekend romantico in una casa di campagna nell’entroterra o per un soggiorno in un hotel con vista mare a Portofino o Camogli senza spendere una fortuna.

    Il consiglio in più: L’autunno in Liguria è mite, ma il tempo può essere capriccioso. Nella valigia non devono mancare scarpe comode per camminare, un impermeabile per gli acquazzoni improvvisi e una felpa per le serate fresche. E, soprattutto, vieni pronto a concederti dei momenti di lentezza.

    Liguria d’autunno: non è una seconda scelta, è una prima scelta intelligente.

    Hai già in mente il tuo prossimo weekend autunnale in Liguria?

  • I Cavalli Marci: la leggendaria fucina di comicità genovese che ha rivoluzionato il cabaret italiano

    I Cavalli Marci: la leggendaria fucina di comicità genovese che ha rivoluzionato il cabaret italiano

    Genova, fabbrica di risate

    Nella Genova degli anni ’90, mentre la città viveva la sua trasformazione da capitale industriale a centro culturale, nei locali del centro prendeva forma una delle più vivaci scene cabarettistiche d’Italia. Tra i caffè teatro che hanno scritto la storia dello spettacolo italiano spicca il mitico Nessundorma Cafè, dove il 30 gennaio 1996 debuttava un gruppo destinato a lasciare il segno: I Cavalli Marci.

    Le origini: da gioco di strada a fenomeno nazionale

    Il nome del gruppo arriva da un antico gioco popolare genovese in cui i bambini si lanciavano in sequenza sulla schiena dei compagni fino a far crollare la “catena umana”. Quei “cavalli marci” che non reggevano il peso diventano metafora perfetta per una comicità che sapeva giocare con gli equilibri, le cadute e le fragilità umane.

    Fondato da Claudio “Rufus” Nocera (genio comico prematuramente scomparso nel 2004) e dal musicista Fabrizio Lamberti, il gruppo nasce con una formula rivoluzionaria: spettacoli sempre diversi, improvvisazioni fulminanti e una carica travolgente che li porterà a totalizzare oltre 70 ore di materiale originale.

    Il mito di Ciro e la conquista della TV

    Il salto nazionale arriva con “Ciro, il figlio di Target” (1997), programma cult scritto dallo stesso Nocera con Lamberti e Alessandra Torre. Con la conduzione di Gaia De Laurentiis, lo show diventò palestra per i talenti del gruppo e lanciò definitivamente:

    • Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (poi diventati Luca e Paolo)
    • Michelangelo Pulci (futura star di Colorado)
    • Alessandro Bianchi e Fabrizio Casalino (altri volti storici di Colorado)

    La loro comicità surrealista e irriverente conquistò anche la Rai, dove diventarono la “colonna sonora vivente” di Serenate con Fabio Fazio (1998) e protagonisti di special come Cavalli Marci Show (1999).

    Record e rivoluzioni comiche

    I Cavalli Marci sono entrati nel Guinness dei Primati nel 1997 con uno spettacolo di 24 ore consecutive, dimostrando una resistenza fisica e creativa senza precedenti. Ma il loro vero record è stato creare una scuola comica i cui allievi hanno dominato la TV italiana:

    1. Luca e Paolo (Camera Café, Le Iene)
    2. Michelangelo Pulci (Colorado, Zelig)
    3. Andrea Di Marco (Mai dire…)
    4. Fabrizio Casalino (Colorado, Made in Sud)

    La scomparsa di Rufus e le reunion

    La morte improvvisa di Claudio Nocera nel 2004 segnò la fine dell’avventura, ma non la scomparsa del mito. Le reunion del 2014 al Politeama Genovese e quella del 2025 hanno dimostrato quanto il pubblico continui a cercare la loro energia travolgente.

    E una nuova reunion, ai vent’anni dalla scomparsa di Nocera è prevista ad Ottobre 2025 al Politeama di Genova, con la squadra quasi al completo per rievocare il mitico “Pessimismo e Fastidio

    L’eredità: la Genova che ride e i Pirati dei Carrugi

    Oggi che il Nessundorma non c’è più (chiuso nel 2012), i Cavalli Marci restano simbolo di un’epoca d’oro per la comicità genovese, insieme ai Broncoviz (da cui venne fuori Maurizio Crozza). La loro lezione? Che si può essere popolari senza essere banali, surrealisti senza perdere contatto col pubblico, e soprattutto… che dalla provincia può nascere l’innovazione.

    Una parte della composizione originale del gruppo comico (Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon) ha dato vita ai Pirati dei Carrugi, un divertentissimo gruppo comico ancora in attività.

    “Era come assistere a un incidente stradale dove invece di sangue uscivano battute” (Paolo Kessisoglu sugli esordi)

  • Acciughe di Monterosso: il tesoro salato delle Cinque Terre

    Acciughe di Monterosso: il tesoro salato delle Cinque Terre

    Le acciughe di Monterosso sono uno dei prodotti più pregiati della Liguria, un vero e proprio Presidio Slow Food che racchiude secoli di tradizione marinara. Piccole, saporite e lavorate con metodi antichi, queste acciughe sono un’eccellenza gastronomica da scoprire.


    Cosa sono le Acciughe di Monterosso?

    Le acciughe di Monterosso (“ansjöe” in dialetto ligure) sono acciughe del Mar Ligure (Engraulis encrasicolus), pescate tra aprile e settembre e lavorate artigianalmente secondo tecniche tradizionali.

    Le particolarità che le rendono uniche:

    ✔ Pesca sostenibile: Solo con reti a circuizione, per non danneggiare l’ecosistema marino.
    ✔ Lavorazione a mano: Salate e stagionate in barili di legno, come si faceva un tempo.
    ✔ Sapore equilibrato: Meno salate delle comuni acciughe, con una note dolce e una consistenza morbida.


    Dove trovarle?

    📍 Monterosso al Mare (Cinque Terre) – Qui si trovano le antiche saline e i produttori storici.
    📍 Caseifici e pescherie della Liguria – A Genova, La Spezia e Savona.
    📍 Fiere gastronomiche 

    Consiglio: Cercate l’etichetta del Presidio Slow Food per essere sicuri della qualità!


    Quando e come mangiarle?

    Miglior periodo

    • Maggio-settembre: Fresche, marinate o sotto sale.
    • Tutto l’anno: In barattolo (salamoia o sott’olio).

    Come gustarle?

    1. Al naturale: Squisite su pane burro e acciuga (tipico antipasto ligure).
    2. Marinate al limone: Con olio, prezzemolo e aglio.
    3. Fritte: Croccanti e servite con spicchi di limone.
    4. In pasta: Per condire spaghetti o trenette.

    Con cosa abbinarle?

    • 🍷 Vino: Un Vermentino o un Cinque Terre DOC.
    • 🍞 Pane: Focaccia ligure o pane di Altamura.
    • 🧀 FormaggiPecorino fresco o Toma ligure.
    • 🍋 Altri sapori: Olive taggiasche, capperi di Pantelleria.

    3 Ricette per Assaporarle al Meglio

    1. Acciughe marinate al limone

    Ingredienti:

    • 10 acciughe fresche pulite
    • Succo di 2 limoni
    • Olio EVO, aglio, prezzemolo

    Preparazione:

    1. Disponete le acciughe in una ciotola con il limone.
    2. Aggiungete aglio e prezzemolo tritati.
    3. Coprite con olio e lasciate marinare 2 ore.

    2. Pasta con acciughe e mollica croccante

    Ingredienti:

    • Spaghetti
    • Acciughe sotto sale dissalate
    • Pangrattato, pinoli, uvetta

    Preparazione:

    1. Rosolate le acciughe in olio con aglio.
    2. A parte, tostate pangrattato, pinoli e uvetta.
    3. Saltate la pasta nel sughetto e completate con la mollica croccante.

    3. Acciughe ripiene (Bagnun)

    Ingredienti:

    • Acciughe aperte a libro
    • Pangrattato, pinoli, prezzemolo

    Preparazione:

    1. Mescolate il ripieno con olio e aromi.
    2. Farcite le acciughe e cuocetele in forno a 180°C per 10 minuti.

    Curiosità

    ✔ A Monterosso esiste ancora la “Confréia de l’ansjöa”, associazione di pescatori che tutela la tradizione.
    ✔ Le acciughe erano chiamate “il pan dei poveri” per il loro alto valore nutritivo.
    ✔ Una volta, le donne liguri le usavano per insaporire i piatti al posto del sale.


    Conclusione

    Le acciughe di Monterosso non sono solo un ingrediente, ma un pezzo di storia ligure. Che siano marinate, fritte o in pasta, regalano un sapore unico che racconta il mare, il sole e la sapienza dei pescatori delle Cinque Terre.

    Le hai mai provate? 

  • Ventimiglia: Porta d’Italia tra Liguria e Francia

    Ventimiglia: Porta d’Italia tra Liguria e Francia

    Ventimiglia, l’ultima città italiana prima del confine francese, è un luogo ricco di storia, cultura e tradizioni. Con il suo fascino di terra di frontiera, dove si mescolano influssi liguri, provenzali e monegaschi, questa cittadina offre molto più di quel che si vede a prima vista. Tra mercati vivaci, antiche rovine e un mare cristallino, Ventimiglia è una meta da scoprire con calma.


    Cenni Storici: Dalle Origini Romane alla Città di Frontiera

    Fondata dai Liguri Intemelii, Ventimiglia divenne una colonia romana con il nome di Albintimilium. Nel Medioevo, fu un importante borgo fortificato, conteso tra Genova e la Provenza. La sua posizione strategica la rese per secoli un crocevia di commerci e culture.

    Oggi, Ventimiglia è nota per:

    • Il mercato del venerdì, uno dei più grandi d’Europa, che attira turisti e francesi in cerca di affari.
    • La sua doppia anima, tra tradizione ligure e influenze francesi.
    • La storia di confine, con il vicino Principato di Monaco e la Costa Azzurra a pochi chilometri.

    Come Arrivare a Ventimiglia

    • 🚗 In auto: Autostrada A10 (uscita Ventimiglia), a soli 5 km dal confine francese.
    • 🚆 In treno: Stazione di Ventimiglia, collegata con Genova, Nizza e Monaco.
    • ✈ In aereo: L’aeroporto più vicino è quello di Nizza (circa 40 minuti in auto).

    Quando Visitare Ventimiglia

    • 🌿 Primavera e autunno: Clima mite, ideale per passeggiate e visite.
    • 🏖 Estate: Spiagge affollate, ma il mare è splendido.
    • 🛍 Venerdì: Giorno del famoso mercato, perfetto per chi ama lo shopping.

    Cosa Vedere a Ventimiglia

    1. La Città Vecchia (Ventimiglia Alta)

    Un borgo medievale arroccato su una collina, con:

    • La Cattedrale di Santa Maria Assunta (XI secolo).
    • Il Battistero paleocristiano, uno dei più antichi della Liguria.
    • Vicoli lastricati e case-torri, tipiche dell’architettura ligure.

    2. Le Terme Romane e l’Area Archeologica

    📍 Via Nervia
    Resti dell’antica Albintimilium, con mosaici e terme ben conservati.

    3. Il Forte dell’Annunziata

    🏰 Una fortezza del ‘500 oggi sede di mostre ed eventi culturali.

    4. Le Spiagge

    • Balzi Rossi: Spiaggia di ciottoli con acque cristalline, vicino al confine.
    • Spiaggia delle Calandre: Più tranquilla, ideale per famiglie.

    5. Il Mercato del Venerdì

    🛒 Un’esplosione di colori, con abbigliamento, prodotti locali e bancarelle di ogni tipo.


    Cosa Assaggiare: Sapori di Confine

    La cucina ventimigliese è un mix di tradizione ligure e influenze provenzali:

    • Focaccia con le cipolle (simile alla pissaladière francese).
    • Barbagiuai (fagottini fritti ripieni di zucca o bietole).
    • Stoccafisso alla ventimigliese (cotto con patate e olive taggiasche).
    • Sardenaira (la focaccia ligure con acciughe e pomodoro).
    • Limoni e olive taggiasche, prodotti tipici della zona.

    Curiosità su Ventimiglia

    ✔ È l’ultima città italiana prima della Francia, a soli 7 km da Mentone.
    ✔ Il mercato del venerdì attira migliaia di francesi in cerca di affari.
    ✔ La zona dei Balzi Rossi è famosa per le sue grotte preistoriche.


    Conclusione

    Ventimiglia è una città che sorprende, con la sua storia millenaria, il mare splendido e un’atmosfera unica, sospesa tra Italia e Francia. Che siate qui per lo shopping, la cultura o una giornata al mare, questa terra di confine vi conquisterà con la sua autenticità.

    Pronti a varcare la frontiera? 

  • Olive Taggiasche: l’Oro Nero della Liguria tra Storia e Gusto

    Olive Taggiasche: l’Oro Nero della Liguria tra Storia e Gusto

    Le olive Taggiasche, piccole, saporite e dalla polpa morbida, sono uno dei prodotti più pregiati della Liguria. Coltivate da secoli nella provincia di Imperia, queste olive non sono solo un ingrediente fondamentale della cucina ligure, ma rappresentano una vera e propria eccellenza DOP (Denominazione di Origine Protetta). Scopriamo insieme la loro storia, come si preparano, dove assaggiarle e con cosa abbinarle.


    Origini e Storia delle Olive Taggiasche

    🍃 Dall’Antichità ai Giorni Nostri

    Le olive Taggiasche devono il loro nome al borgo ligure di Taggia, nella Valle Argentina, dove la loro coltivazione ha radici antichissime:

    • Epoca Romana: I primi olivi furono piantati dai Liguri e poi sviluppati dai Romani.
    • Medioevo: I monaci Benedettini del Monastero di San Colombano perfezionarono la coltivazione e la tecnica di conservazione.
    • XIX Secolo: L’oliva Taggiasca divenne famosa in tutta Europa per la sua qualità e fu esportata anche in Francia e Spagna.

    🌿 Perché sono Speciali?

    • Piccole e Carnose: Hanno un rapporto polpa/nocciolo favorevole.
    • Sapore Delicato: Meno amare rispetto ad altre varietà, con un retrogusto dolce e aromatico.
    • DOP dal 1997: Riconosciute come prodotto di altissima qualità legato al territorio.

    Come si Preparano? Metodi di Conservazione

    Le olive Taggiasche possono essere consumate in diversi modi:

    1. Olive in Salamoia (Metodo Tradizionale)

    • Lavorazione: Dopo la raccolta (novembre-dicembre), vengono immerse in acqua per 10-15 giorni per eliminare l’amaro.
    • Salamoia: Conservate in una soluzione di acqua e sale, spesso con aromi come aglio, alloro e peperoncino.
    • Tempo di maturazione: Pronte dopo 2-3 mesi, ma migliorano con il tempo.

    2. Olive Schiacciate (alla Ligure)

    • Preparazione: Schiacciate delicatamente con un martelletto e messe in salamoia con limone e spezie.
    • Ideali per: Antipasti veloci e insalate.

    3. Olio Extravergine di Oliva Taggiasca

    • Fruttato leggero: L’olio ottenuto da queste olive è dolce, con sentori erbacei e note di mandorla.

    Dove Assaggiare le Migliori Olive Taggiasche?

    📍 In Liguria

    • Taggia e Valle Argentina: Dove si trovano i frantoi storici.
    • Imperia: Capitale dell’olio ligure, con degustazioni in frantoi e oleifici.
    • Sagre dell’Oliva: Come la Festa dell’Ulivo a Badalucco (dicembre).

    🍽 Dove Gustarle a Tavola

    • Osterie tradizionali: Servite come antipasto con pane focaccia.
    • Ristoranti gourmet: In abbinamento a piatti di pesce o nei paté.

    Con Cosa Abbinarle?

    Le olive Taggiasche sono versatili e si sposano con:

    • 🍞 Pane e Focaccia: Per un antipasto semplice e genuino.
    • 🍝 Pasta e Pesto: Aggiunte alle trofie al pesto o alle trenette.
    • 🐟 Pesce: Ottime con acciughe sotto sale o branzino al cartoccio.
    • 🥗 Insalate: Nella classica Insalata Ligure con patate, fagiolini e tonno.
    • 🍷 Vini: Abbinamento perfetto con Vermentino o Pigato ligure.

    Quando Mangiarle?

    • Tutto l’anno: Grazie alla conservazione in salamoia.
    • Periodo migliore: Da dicembre in poi, dopo la raccolta e lavorazione.
    • Feste Natalizie: Spesso presenti nei taglieri di antipasti liguri.

    Curiosità


    ✔ L’olio di Taggiasca era considerato prezioso già nel Rinascimento e usato nelle corti europee.
    ✔ Esiste una variante “Olive alla Pignone”, farcite con pinoli tritati e spezie.


    Conclusione

    Le olive Taggiasche sono un simbolo della Liguria, un prodotto che racchiude secoli di storia, sapienza contadina e tradizione gastronomica. Che siano gustate da sole, in un piatto di pasta o come ingrediente per l’olio, regalano sempre un viaggio nel gusto autentico della Riviera.

    Hai mai assaggiato le olive Taggiasche? Qual è il tuo piatto preferito?

  • Settembre in Liguria: i piatti da assaggiare tra mare e montagna

    Settembre in Liguria: i piatti da assaggiare tra mare e montagna

    Settembre in Liguria è un mese magico: l’estate cede il passo all’autunno, il mare è ancora caldo, e le prime vendemmie e raccolte di olive iniziano a colorare le colline. È il momento perfetto per scoprire i piatti tipici liguri di fine estate, dove i sapori del mare si mescolano a quelli della terra. Ecco cosa assaggiare per un viaggio gastronomico indimenticabile.


    🍝 Pasta e Pesto: L’Ultimo Basilico dell’Estate

    Il pesto genovese è il re della cucina ligure, e settembre è l’ultimo mese per gustarlo con il basilico fresco prima della raccolta autunnale.

    • Dove assaggiarlo: Tutta la Liguria, ma in particolare Genova e Prà, dove si coltiva il basilico DOP.
    • Abbinamento perfettoTrofie al pesto con patate e fagiolini, accompagnate da un bicchiere di Vermentino.

    🐟 Acciughe di Monterosso: Il Tesoro del Mare

    Le acciughe salate di Monterosso (Presidio Slow Food) sono una specialità della Cinque Terre, lavorate ancora con metodi tradizionali. A settembre, si possono gustare:

    • In salamoia, marinate al limone
    • Fritte e croccanti, servite con spicchi di limone
    • Come condimento per la pizza (prova la pissalandrea ligure)

    🍇 Schiacchetrà: Il Vino delle Cinque Terre

    Settembre è il mese della vendemmia, e nelle cantine delle Cinque Terre si prepara lo Schiacchetrà, vino passito dolce e aromatico.

    • Come berlo: Come dessert, accompagnato da biscotti del Lagaccio o canestrelli.
    • Dove assaggiarloManarolaRiomaggiore e Monterosso.

    🍐 Focaccia con le Cipolle (e le Prime Pere)

    La focaccia con le cipolle è un classico, ma a settembre inizia anche la stagione delle pere, spesso abbinate in versioni gourmet.

    • Dove mangiarlaRecco (focaccia al formaggio) e Savona (focaccia dolce con pere e gorgonzola).

    🍲 Cappon Magro: L’Ultimo Grande Piatto di Mare

    Il Cappon Magro è un trionfo di pesce e verdure, una specialità che si prepara ancora in molte trattorie prima che arrivi l’autunno.

    • Dove assaggiarloGenova e Camogli, dove è servito con gamberi, polpo e gallette di mare.

    🍂 Funghi e Castagne: I Primi Sapori d’Autunno

    Sulle Alpi Liguri, settembre segna l’inizio della raccolta di:

    • Porcini (in risotti e tagliolini)
    • Castagne (usate per farina di neccio e castagnaccio)
    • Dove trovarliTrioraColle Melosa e nell’entroterra di Imperia.

    🍮 Dolci di Fine Estate

    • Pansarole (frittelle dolci al rosmarino)
    • Torta di Noci (tipica della Valle Argentina)
    • Baci di Alassio (cioccolato e nocciole)

    🍷 Cosa Bere a Settembre in Liguria

    • Vermentino (vino bianco fresco)
    • Rossese di Dolceacqua (leggero e fruttato)
    • Sciroppo di rose (per un aperitivo dissetante)

    Conclusione: Settembre, il Mese Perfetto per Scoprire la Liguria

    Tra mare, montagna e vendemmia, settembre offre una tavola ricca e variegata. Che siate in riviera o nell’entroterra, ogni borgo ha la sua specialità da assaggiare prima dell’arrivo dell’autunno.

    Hai già assaggiato qualcosa di questi piatti? 

  • Mentone: la Perla Francese dal Cuore Ligure

    Mentone: la Perla Francese dal Cuore Ligure

    A pochi chilometri da Ventimiglia, oltre il confine italiano, si trova Mentone (Menton in francese), una deliziosa cittadina dove il sole splende 316 giorni all’anno e l’anima ligure si mescola all’eleganza francese. Con le sue case color pastello, i giardini profumati di agrumi e un dialetto ancora legato alla tradizione ligure, Mentone è un gioiello tutto da scoprire.


    Cenni Storici: tra Italia e Francia

    Fondata nel XIII secolo dai conti di Ventimiglia, Mentone ha vissuto secoli di storia condivisa con la Liguria. Appartenuta alla Repubblica di Genova, poi al Principato di Monaco, diventò infine francese solo nel 1860, con il Trattato di Torino.

    Questa eredità italianissima si respira ancora oggi:

    • Il dialetto locale, il mentonasco, è una variante del ligure.
    • La cucina è un mix di sapori provenzali e ricette liguri.
    • L’architettura ricorda i borghi della Riviera di Ponente.

    Come Arrivare a Mentone dalla Liguria

    Mentone è facilissima da raggiungere:

    • 🚗 In auto: Da Ventimiglia, basta percorrere la strada costiera (15 minuti).
    • 🚆 In treno: La stazione di Mentone è a soli 10 minuti da Ventimiglia.
    • 🚌 In bus: Linee frequenti collegano Ventimiglia a Mentone in 20 minuti.

    Quando Visitare Mentone

    • 🍋 Febbraio: Il Festa del Limone, con sculture di agrumi e carri allegorici.
    • 🌺 Primavera (aprile-giugno): Clima perfetto per visitare i giardini.
    • 🏖 Estate: Meno affollata di Nizza o Montecarlo, ideale per un relax al mare.
    • 🎄 Dicembre: Atmosfera natalizia e mercatini nella città vecchia.

    Cosa Vedere a Mentone

    1. La Città Vecchia (Vieille Ville)

    Un labirinto di caruggi (vicoli) lastricati, scalinate fiorite e case dai colori pastello. Da non perdere:

    • La Basilica di San Michele (in stile barocco ligure).
    • Il Cimitero Vecchio, con vista mozzafiato sul mare.

    2. I Giardini di Mentone

    • 🌿 Giardini Biovès: Viali alberati con sculture e la famosa Fontana degli Amanti.
    • 🍋 Parc du Pian: Un orto botanico con piante rare e agrumeti.

    3. Le Spiagge

    • Plage des Sablettes: Piccola spiaggia nel centro, perfetta per un tuffo.
    • Plage du Fossan: Più tranquilla, con ciottoli e acqua cristallina.

    4. Il Museo Jean Cocteau

    📌 Un omaggio all’artista francese che amava Mentone, con opere d’arte e mosaici.

    5. La Passeggiata del Sole (Promenade du Soleil)

    ☀ Una lunga passeggiata sul mare che collega Mentone a Roquebrune.


    Cosa Assaggiare: Sapori tra Liguria e Provenza

    La cucina di Mentone è un mix di tradizioni:

    • Barbagiuan: Fagottino fritto ripieno di bietole, simile ai panzerotti liguri.
    • Focaccia alle cipolle (come quella di Sanremo).
    • Sarde a beccafico (piatto tipico ligure).
    • Tarte au citron: La celebre torta al limone di Mentone.
    • Pissaladière: Focaccia con cipolle e acciughe, versione francese della pissalandrea ligure.

    Dove Dormire: Tra Charm e Autenticità

    • ⭐ Hôtel Napoléon: Elegante, con vista mare.
    • 🏡 Relais d’Auteuil: Un boutique hotel nel cuore della città vecchia.
    • 🌴 Camping Saint-Michel: Per chi cerca un soggiorno più economico.

    Curiosità su Mentone

    ✔ Viene chiamata “la perla della Francia” per il suo microclima subtropicale.
    ✔ Qui si coltivano i limoni di Mentone, famosi in tutto il mondo.
    ✔ Fino al 1848, Mentone era una città monegasca!


    Conclusione

    Mentone è un luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato. Con la sua atmosfera rilassata, i sapori liguri e l’eleganza francese, è la meta perfetta per chi cerca autenticità senza rinunciare al fascino della Costa Azzurra.

    Pronti a scoprire questa gemma di confine?

  • Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Pansarole: le Deliziose Frittelle Liguri al Rosmarino tra Storia e Tradizione

    Tra i dolci tradizionali della Liguria, le Pansarole occupano un posto speciale. Soffici, profumate di rosmarino e ricoperte di zucchero, queste frittelle sono un vero e proprio simbolo della cucina ligure, soprattutto nella zona di Cervo e della Riviera di Ponente. Scopriamo insieme la loro storia, la ricetta autentica e i segreti per gustarle al meglio.


    Origini e Storia delle Pansarole

    Le Pansarole (o Pansaröle in dialetto ligure) affondano le radici nella tradizione contadina e marinara della Liguria. Il loro nome deriva probabilmente dal termine “panse” (pancia), per la loro forma tondeggiante e gonfia.

    • 🍃 Un dolce povero – Nati come dolce semplice, realizzato con ingredienti basici (farina, uova, latte), erano preparati soprattutto in occasioni festive o durante le sagre paesane.
    • 🌿 Il rosmarino, ingrediente chiave – Questa erba aromatica, tipica della macchia mediterranea, dona alle Pansarole un profumo inconfondibile e un gusto unico.
    • ⛪ Legame con Cervo – A Cervo, le Pansarole sono particolarmente amate e spesso servite durante le feste patronali e la Sagra del Ciornéli (lumache di mare).

    Oggi, le Pansarole sono un dolce diffuso in tutta la Liguria, ma è nella provincia di Imperia che si trovano le versioni più autentiche.


    La Ricetta Tradizionale delle Pansarole

    Ingredienti (per circa 20 frittelle)

    • 250 g di farina 00
    • 250 ml di latte
    • 2 uova
    • 30 g di zucchero
    • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
    • 1 rametto di rosmarino fresco
    • Scorza di 1 limone grattugiata
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Un pizzico di sale
    • Olio di semi per friggere
    • Zucchero semolato per decorare

    Preparazione

    1. Preparare l’infuso di rosmarino – In un pentolino, scalda il latte con il rosmarino e lascia in infusione per 10 minuti. Poi filtra e lascia intiepidire.
    2. Mescolare gli ingredienti – In una ciotola, unisci farina, zucchero, lievito e scorza di limone. Aggiungi le uova, l’olio e il latte aromatizzato al rosmarino, mescolando fino a ottenere una pastella liscia.
    3. Far riposare l’impasto – Copri con un canovaccio e lascia riposare per almeno 30 minuti.
    4. Friggere le Pansarole – Scalda l’olio in una padella e, con un cucchiaio, versa piccole quantità di impasto. Friggile fino a doratura, rigirandole delicatamente.
    5. Zuccherare e servire – Sgocciolate su carta assorbente, passale nello zucchero semolato e servile ancora tiepide.

    Consiglio: Per una versione ancora più profumata, puoi aggiungere un goccio di acqua di fiori d’arancio all’impasto.


    Dove e Quando Gustare le Pansarole

    📍 Dove assaggiarle in Liguria

    • Cervo – Durante le sagre estive e nei forni tradizionali.
    • Imperia – Alcune pasticcerie le propongono tutto l’anno.
    • Sanremo e Bordighera – Servite in alcuni bar come dolce da accompagnare al caffè.

    🎉 Quando mangiarle

    • Feste patronali – Spesso preparate per celebrazioni religiose.
    • Carnevale – In alcune zone, sono un dolce tipico del periodo.
    • Colazione o merenda – Perfette con un caffè o un bicchiere di latte.

    Con Cosa Abbinare le Pansarole

    • ☕ Caffè – L’abbinamento classico, soprattutto al mattino.
    • 🍷 Sciacchetrà – Se vuoi un contrasto dolce-vinoso, prova con il passito ligure.
    • 🍦 Gelato alla vaniglia – Una versione più golosa, servita come dessert.

    Curiosità

    ✔ A Cervo, si dice che le Pansarole fossero offerte ai pellegrini che passavano per la Via Julia Augusta.
    ✔ In alcune versioni moderne, si aggiunge una spolverata di cannella allo zucchero.
    ✔ Esiste una variante salata, con formaggio e rosmarino, meno comune ma altrettanto gustosa.


    Conclusione

    Le Pansarole sono un dolce che racchiude l’essenza della Liguria: semplice, profumato e legato alla tradizione. Se visiti Cervo o la Riviera di Ponente, non perderti l’occasione di assaggiarle ancora calde, magari passeggiando tra i caruggi del borgo.

    Hai mai provato a farle in casa?

  • I Broncoviz: la Genova che rideva (e faceva ridere) prima di Crozza

    I Broncoviz: la Genova che rideva (e faceva ridere) prima di Crozza

    Quando Genova inventò la satira moderna

    Nella Genova di fine anni ’80, mentre la città si preparava a diventare Capitale Europea della Cultura nel 2004, un gruppo di amici d’infanzia stava per rivoluzionare la comicità italiana. Erano i Broncoviz, formazione comica che ha fatto da incubatore a talenti come Maurizio Crozza e Carla Signoris, e che ha scritto alcune delle pagine più brillanti della satira televisiva italiana.

    Dalla scuola al teatro: le origini di una rivoluzione comica

    Il nucleo originario si forma tra i banchi di scuola:

    • Maurizio Crozza e Ugo Dighero si conoscono in prima elementare
    • Carla Signoris (poi moglie di Crozza) si aggiunge al liceo
    • Marcello Cesena e Mauro Pirovano completano la squadra

    La palestra? Il Teatro dell’Archivolto di Genova, dove sotto la guida di Giorgio Gallione mettono in scena spettacoli tratti da Stefano Benni come “Il bar sotto il mare” (1987). Ma è nel 1989 che nasce ufficialmente il gruppo, con quel nome folle ispirato a “The Kentucky Fried Movie” (1977) di John Landis.

    La macchina perfetta della parodia

    Ogni membro aveva un ruolo preciso:

    • Marcello Cesena: specialista in travestimenti e regia degli sketch
    • Carla Signoris & Maurizio Crozza: duetto comico e imitazioni
    • Ugo Dighero: attore versatile
    • Mauro Pirovano: spalla comica perfetta

    Il loro esordio radiofonico su Rai Radio 3 (programma Axillo) con 13 parodie di film fu solo l’antipasto di quello che sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica: la satira spietata della pubblicità e della tv.

    Avanzi (1992): quando la satira diventò cult

    Il salto alla TV con Avanzi (Rai 3) segnò un punto di non ritorno. Le loro parodie di spot sono entrate nella storia:

    • Grigiopirla (Grigioperla)
    • Merendina Frista (Fiesta Ferrero)
    • Passata Posillipo
    • Fasa Cola (Coca-Cola)
    • Forforin (linimento diventato tormentone)

    Ma colpirono anche la politica con gemme come:

    • Antica segreteria del Corso (sul PSI e Tangentopoli)
    • Vogliono disgregare l’Italia (parodia dello spot DC)

    Tunnel (1993) e il telegiornale impossibile

    Con TG Riuniti inventarono una delle satire più geniali alla tv italiana:

    • I loghi di TG1, TG2 e TG3 che si “ammazzavano” a vicenda
    • Il dottore misterioso (Crozza) che concludeva sempre con “Bel collegament!”
    • Marcello Cesena che leggeva interminabili comunicati sindacali

    Hollywood Party (1996): il cinema preso a schiaffi

    L’ultima, gloriosa fatica fu questa trasmissione che smontava i generi cinematografici con:

    • Le pubblicità Novembrini (una parodia diversa a ogni puntata)
    • Personaggi indimenticabili come:
      • Irina Skassalkatsaja (Cesena in drag)
      • Steve Imparato (Dighero come critico impreparato)
      • Aristotiles Piroskafos (Pirovano che aveva rifiutato Superman)

    L’eredità: da Genova all’Italia

    Quando il gruppo si sciolse nel 1996, ognuno prese strade diverse:

    • Maurizio Crozza diventò il re della satira politica
    • Carla Signoris si dedicò alla scrittura e al teatro
    • Marcello Cesena continuò con il teatro e la regia, oltre a continuare negli sketch di Sensualità a Corte con la Gialappa’s Band.
    • Ugo Dighero diventò attore di prosa
    • Mauro Pirovano lavorò con la Gialappa’s Band

    Perché i Broncoviz restano unici

    1. Hanno inventato un linguaggio che ha influenzato generazioni di comici
    2. Hanno unito alta e bassa cultura con intelligenza rara
    3. Hanno dimostrato che dalla provincia poteva nascere l’innovazione

    Come disse Crozza: “Eravamo cinque matti che credevano di poter cambiare la televisione. Forse ci siamo riusciti, ma nel frattempo la tv è cambiata così tanto che non la riconosciamo più”.

    Curiosità: Nel 1995 girarono il film Peggio di così si muore, cult minore che anticipava temi poi sviluppati in televisione.

  • Montecarlo: la Perla del Lusso e del Glamour a Due Passi dalla Liguria

    Montecarlo: la Perla del Lusso e del Glamour a Due Passi dalla Liguria

    Montecarlo (Monaco), piccolo principato affacciato sul Mediterraneo, è sinonimo di eleganza, lusso e charme. A pochi chilometri dal confine con la Liguria, questa città-stato incanta con i suoi casinò leggendari, il porto scintillante di superyacht e un’atmosfera da favola. Scopriamo insieme cosa rende Montecarlo una meta imperdibile.


    Cenni Storici: Dai Grimaldi alla Glamour

    Fondata come colonia genovese nel 1215, Montecarlo deve il suo nome al forte “Mons Castelli” costruito dagli stessi genovesi. La storia moderna del Principato inizia con Francesco Grimaldi, che nel 1297 conquistò la rocca travestito da monaco, dando origine alla dinastia che ancora oggi governa Monaco.

    Nel XIX secolo, l’apertura del Casinò di Montecarlo trasformò il piccolo stato in un paradiso per l’alta società europea, attirando scrittori, artisti e milionari. Oggi, Monaco è uno dei luoghi più esclusivi al mondo, con un’economia basata su finanza, turismo e il mitico Gran Premio di Formula 1.


    Come Arrivare a Montecarlo dalla Liguria

    Montecarlo è facilmente raggiungibile dalla Liguria:

    • 🚗 In auto: Da Ventimiglia, si percorre l’autostrada A8 (circa 45 minuti).
    • 🚆 In treno: La stazione Monaco-Montecarlo è collegata con Ventimiglia (20 minuti) e Nizza (30 minuti).
    • ✈ In aereo: L’Aeroporto di Nizza-Côte d’Azur è il più vicino (30 minuti in auto o elicottero).

    Quando Visitare Montecarlo

    • 🍃 Primavera (aprile-giugno): Clima mite, ideale per passeggiate.
    • 🏁 Maggio: Il Gran Premio di F1 riempie la città di adrenalina (prenotare con largo anticipo!).
    • ☀ Estate: Spiagge e vita mondana, ma molto affollato.
    • 🎄 Inverno: Atmosfera elegante con mercatini natalizi e meno turisti.

    Cosa Vedere a Montecarlo: Tra Lusso e Bellezza

    1. Il Casinò di Montecarlo

    📍 Place du Casino
    Il tempio del gioco d’azzardo, progettato da Charles Garnier (architetto dell’Opéra di Parigi). Anche se non siete giocatori, vale la pena ammirare l’architettura opulenta e gli interni dorati.

    2. Palazzo del Principe di Monaco

    📍 Le Rocher (La Roccaforte)
    Residenza ufficiale dei Grimaldi, con il Cambio della Guardia (ogni giorno alle 11:55). Da non perdere gli Appartamenti di Stato e la vista panoramica sul porto.

    3. Giardini Esotici e Grotta dell’Osservatorio

    🌵 Un’oasi di piante succulente e una grotta sotterranea spettacolare.

    4. Porto Hercule e Yacht da Sogno

    ⛵ Uno dei porti più esclusivi del mondo, pieno di superyacht da milioni di euro.

    5. Museo Oceanografico

    🐠 Fondato dal Principe Alberto I, con un acquario mozzafiato e mostre sulla vita marina.

    6. Circuito del Gran Premio

    🏎 Percorri a piedi il tracciato di F1, soprattutto il mitico tornante dell’”Hotel de Paris”.


    Cosa Assaggiare: Cucina Raffinata con Influenze Liguri

    Montecarlo offre una gastronomia di altissimo livello, con influenze mediterranee e francesi:

    • Barbagiuan: Fagottino fritto ripieno di bietole e formaggio (simile ai panzerotti liguri).
    • Fougasse: Focaccia dolce o salata, parente della fugassa ligure.
    • Stocafi: Stoccafisso alla monegasca, piatto tradizionale.
    • Piatti stellati: Ristoranti come Le Louis XV – Alain Ducasse (3 stelle Michelin) regalano esperienze indimenticabili.

    Dove Dormire: Hotel da Sogno

    • ⭐ Hotel de Paris: Leggendario, con vista sul Casinò.
    • 🌴 Fairmont Monte Carlo: Sul circuito di F1, con piscina mozzafiato.
    • 🛳 Yacht Club di Monaco: Per chi vuole vivere come un vero jet-setter.

    Curiosità su Montecarlo

    ✔ È il secondo stato più piccolo del mondo (dopo il Vaticano).
    ✔ Qui non si pagano tasse sul reddito, per questo è popolare tra i milionari.
    ✔ Il principe Alberto II è un grande ambientalista e sostenitore degli oceani.


    Conclusione

    Montecarlo è un mix perfetto di glamour, storia e paesaggi mozzafiato, a due passi dalla Liguria. Che siate appassionati di Formula 1, amanti del lusso o semplicemente curiosi, questa città-stato vi lascerà senza fiato.

    Pronti a vivere il sogno monegasco?